Cresce la voragine nei conti di Ubs. La banca svizzera ha annunciato oggi di aver rivisto al rialzo l’importo perso a causa delle operazioni non autorizzate del trader londinese Kweku Adoboli, che ora dovrà rispondere dell’accusa di frode e falso in bilancio. Sembra che la cifra andata in fumo arrivi a toccare quota 2,3 miliardi di dollari.
Oswald Gruebel, amministratore delegato dell’istituto, ha annunciato che il danno subito avrà delle ripercussioni sulle strategie del gruppo. In una nota diffusa ieri, Ubs ha fatto sapere che Adoboli ha nascosto “operazioni di trading speculativo non autorizzate su vari futures sugli indici S&P 500, Dax e EuroStoxx negli ultimi tre mesi”.
Notizie che hanno già portato pesanti perdite al titolo della Banca elvetica, che alla Borsa di Zurigo intorno alle 12 era in rosso del 2,8%.