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Ubs completa l’acquisizione di Credit Suisse: nasce un colosso da 1.600 miliardi di bilancio

Imagoeconomica

Credit Suisse non esiste più. Ubs ha completato l’acquisizione di quella che fino a qualche mese fa era la seconda banca svizzera. Nasce così un nuovo colosso bancario con 1.600 miliardi di dollari di bilancio e 5.000 miliardi di asset in gestione. L’acquisizione da parte di Ubs di Credit Suisse è uno dei più grandi accordi bancari dalla crisi finanziaria globale del 2008.

Ubs completa l’acquisizione di Credit Suisse, la lettera di vertici 

“Abbiamo concluso l’acquisizione legale del Credit Suisse”, si legge nella nota pubblicata questa mattina e firmata dal ceo Sergio Ermotti e dal presidente Colm Kelleher. “Questo è l’inizio di un nuovo capitolo per Ubs, per la Svizzera come centro finanziario e per l’industria finanziaria globale”, prosegue la lettera, parlando di un accordo ”che crea sfide ma anche molte opportunità per i clienti, i dipendenti, gli azionisti e per la Svizzera”, ma soprattutto di un’intesa che ha ”l’obiettivo è garantire la stabilità”. 

Le nozze tra passato e futuro

Sono stati necessari tre mesi per portare a compimento le nozze tra la prima e la seconda banca svizzera. Dopo la crisi irreversibile generata dal fallimento della Silicon Valley Bank, Credit Suisse – già fiaccata da anni di scandali – è andata incontro a un salvataggio in extremis formalizzato dalle autorità elvetiche lo scorso 19 marzo. Ubs ha sborsato 3 miliardi di franchi svizzeri in azioni, ottenendo in cambio dalla Confederazione e dalla banca centrale svizzere una serie di garanzie volte a tutelare la propria stabilità e il proprio patrimonio. Secondo le autorità, d’altronde, non c’era altra strada da percorrere per salvare una banca considerata “too big to fail” e salvaguardare il sistema bancario del Paese. Le due banche impiegano congiuntamente 120 mila persone in tutto il mondo, sebbene Ubs abbia già affermato che taglierà i posti di lavoro per ridurre i costi e sfruttare le sinergie. Venerdì, Ubs ha raggiunto un accordo con il governo svizzero per un sostegno pubblico di 9 miliardi di franchi svizzeri per le perdite derivanti dalla liquidazione di parti dell’attività del Credit Suisse. 

Le azioni e gli Ads di Credit Suisse 

I servizi bancari del Credit Suisse continueranno a essere forniti “come di consueto e senza interruzioni”, rassicura Ubs. Per quanto riguarda le azioni e gli American Depositary Receipts di Credit Suisse si prevede invece un delisting sia dalla  Borsa di New York e da quella di Zurigo. 

Gli azionisti della banca acquisita riceveranno 1 azione Ubs per ogni 22,48 azioni di Credit Suisse possedute.

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