Profitti e perquisizioni per Ubi Banca. L’istituto ha comunicato oggi di aver chiuso il primo trimestre con un utile netto più che raddoppiato rispetto all’anno scorso: il risultato è cresciuto da 26,5 a 58,1 milioni di euro, sopra il consensus degli analisti, che si fermava a 53 milioni di euro.
Intanto, la Guardia di Finanza ha avviato questa mattina una serie di perquisizioni a Bergamo negli uffici di manager di Ubi Banca. Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Bergamo (le ipotesi di reato sarebero ostacolo alle funzioni di vigilanza e truffa aggravata), i finanzieri stanno perquisendo gli uffici del presidente del comitato di gestione Franco Polotti, del presidente e del vicepresidente del comitato di sorveglianza, rispettivamente Andrea Moltrasio e Mario Cera, e dei consiglieri Victor Massiah e Italo Lucchini. Indagato per ostacolo alle funzioni di vigilanza anche Giovanni Bazoli, che, tra le altre cariche, è presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. La Gdf ha perquisito anche i suoi uffici, insieme a quelli del presidente di Italcementi, Giampiero Pesenti.
Tornando ai conti, al risultato del trimestre ha contribuito un miglioramento dei proventi operativi, in crescita del 6,7% a 853,4 milioni dovuti a un margine di interesse in progresso dell’8,9% a 454,5 milioni e a ricavi da trading per 62,6 milioni da 42 milioni. Dopo la continua contrazione dei costi operativi a 521,2 milioni (-3,2%), il risultato della gestione operativa mostra un incremento del 27% a 332,2 milioni.
Nel trimestre le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti sono salite a 198,6 milioni, contro i 157,7 milioni del primo trimestre dell’anno scorso, con un costo del credito annualizzato dello 0,91% del totale impieghi netti, contro il precedente 0,68%. Il Common Equity Tier 1 ratio è stimato a regime pari a circa il 10,5%. Lo stock di crediti deteriorati lordi registrando una lieve diminuzione di 15 milioni rispetto a fine dicembre a quota 12,65 miliardi.
Secondo la banca, per il 2014, “il rallentamento del flusso di nuovi crediti in default registrato nel corso del primo trimestre del corrente anno, consente di confermare le attese di un miglioramento del costo del credito rispetto al 2013”.
A metà mattina il titolo in Borsa di Ubi Banca viaggia in rosso dello 0,3%.