Il gruppo Ubi Banca ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con un utile netto in crescita del 21,9%, a 222,8 milioni di euro, contro i 182,7 milioni registrati nello stesso periodo del 2011. L’utile netto normalizzato (senza considerare le componenti non ricorrenti) si è attestato a 180,3 milioni (+87,1%). Lo rende noto l’istituto in un comunicato.
La gestione economica mostra proventi operativi in rialzo del 4% a 2,6 miliardi e costi in calo del 4,1% a 1,7 miliardi portando un risultato operativo in miglioramento del 23%, a 931,3 milioni.
In particolare, i ricavi beneficiano del risultato netto dell’attività finanziaria, che balza a 148,3 milioni, da una perdita 16,7 milioni dell’anno precedente, a fronte di una flessione del 3,9% del margine di interesse.
In un contesto economico deteriorato le rettifiche di valore nette su crediti sono salite nei nove mesi a 494,7 milioni da 398,7 milioni. Crescono i crediti deteriorati a 7,77 miliardi con una incidenza sui crediti netti dell’8,19%.
Gli indicatori patrimoniali registrano un Core Tier 1 al 10,49%. Calcolato in base all’esercizio Eba il Core Tier 1 si attesta al 9,35%.
A meno di un’ora dall’apertura, il titolo di Ubi viaggia in rosso a Piazza Affari di quasi un punto e mezzo.
