X

Ubi Banca e Banco Popolare, conti 2014 in profondo rosso

FIRSTonline

Dopo i numeri di Bpm, Bper e degli istituti di Sondrio e Varese, alla tornata dei conti delle banche popolari destinate a trasformarsi in Spa si aggiungono le trimestrali di Banco Popolare e Ubi, la seconda anche al centro di una nuova bufera giudiziaria scoppiata ieri.

Il consiglio di gestione di Ubi Banca propone la distribuzione di un dividendo 2014 da 8 centesimi per azione, in aumento dai 6 centesimi pagati lo scorso anno. L’istituto ha chiuso l’ultimo esercizio con una perdita di 725,8 milioni, contro l’utile di 250,8 milioni del 2013, a seguito di svalutazioni per 882,7 milioni. Il risultato, al netto delle poste non ricorrenti, si è attestato a 146,5 milioni, in crescita del 46,2%, sottolinea una nota.

La maxi-svalutazione, precisa Ubi, non comporta un aggravio sul Common Equity Tier 1 ratio phased-in, che a fine dicembre era pari al 12,33%, dal 13% di settembre. Il Cet1 proforma è stimato a regime all’11,5%, dal 12% di settembre. Per quanto riguarda il comparto del credito, il 2014 registra rettifiche su crediti per 929 milioni, rispetto ai 943 milioni del 2013.

Ieri, intanto, la Guardia di Finanza ha perquisito la maggior parte delle sedi dell’istituto e alcuni uffici della Compagnia delle Opere di Bergamo e della Consorzio Fidi degli artigiani della provincia di Bergamo (Confiab). Il nuovo filone d’inchiesta – che si aggiunge a quello avviato lo scorso anno dalla Procura di Bergamo – riguarda l’assemblea della Banca del 20 aprile 2013, nel corso della quale sono stati eletti il consiglio di sorveglianza e il consiglio di gestione dell’istituto tuttora in carica. Gli inquirenti e le Fiamme Gialle ipotizzano irregolarità in quel voto, realizzate attraverso la raccolta di deleghe in bianco e deleghe con firme falsificate. 

Gli indagati nel nuovo filone d’inchiesta sono undici, fra i quali spicca il nome di Giovanni Bazoli, in qualità di presidente dell’Associazione banca Lombarda e Piemontese. Bazoli, che è anche presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, ha diffuso una nota in cui dichiara “la propria totale estraneità ai fatti”.

Per quanto riguarda Banco Popolare, il 2014 si è chiuso con una maxi perdita da 1,9 miliardi (contro il rosso da 606 milioni del 2013) dopo la pulizia di bilancio alla luce dei risultati dell’asset quality review della Bce, che ha portato a contabilizzare rettifiche su crediti per 3,6 miliardi, di cui 2,5 miliardi nel solo quarto trimestre. I proventi operativi sono scesi del 5,5%, a 3,4 miliardi, con margine di interesse a 1,55 miliardi (-5,5%) e commissioni nette stabili a 1,38 miliardi (-0,1%). In aumento dello 0,7% a 2,27 miliardi gli oneri operativi, per un rapporto cost/income salito al 67%.

A Piazza Affari, quando è passata circa un’ora dall’avvio degli scambi, il titolo di Ubi cede lo 0,8%, a 6,255 euro, mentre quello di Banco Popolare viaggia appena sotto la parità (-0,16%), a 12,28 euro. 

Related Post
Categories: Finanza e Mercati