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Ubi Banca diventa sponsor Nba

Ubi Banca entra nella grande famiglia del basket Nba. E’ il primo gruppo finanziario italiano a legarsi al più famoso campionato di pallacanestro del mondo, quello dove giocano non solo gli italiani Gallinari e Belinelli ma anche gente del calibro di LeBron James, Stephen Curry, Kevin Durant, e che in Italia ha milioni di appassionati. “In Italia ci sono 5 milioni di fan Nba, di cui 3,4 milioni possono essere definiti fan accaniti”, ha spiegato Riccardo Tramezzani, responsabile area retail di Ubi Banca, annunciando una partnership pluriennale nell’ambito del retail banking.

Ubi sarà dunque a partire da questa stagione la banca ufficiale dell’Nba per l’Italia e l’accordo prevede anche l’offerta di carte prepagate personalizzabili con i loghi e i colori delle trenta squadre Nba, già disponibili nelle filiali Ubi e online. E’ prevista, inoltre, la creazione di spazi dedicati Nba in alcune filiali del gruppo e la realizzazione di campagne di promozione tramite attività di digital marketing finalizzate ad aumentare il coinvolgimento della clientela più giovane. Ubi contribuirà anche alla promozione Nba mettendo a disposizione della sua clientela la possibilità di vincere biglietti e l’accesso alle aree riservate per assistere sia agli Nba Global Games (match giocati al di fuori degli Usa) sia alle partite negli Stati Uniti.

L’istituto non ha reso note le cifre dell’accordo di partnership, ma l’amministratore delegato Victor Massiah ha sottolineato che “è una cosa abbastanza seria, dato che si parla di un marchio mondiale. Ma non è nulla di sproporzionato”, ha aggiunto. L’ad ha poi chiarito che l’accordo non è arrivato al termine di una gara, lasciando intendere che, come Ubi ha scelto l’Nba, l’Nba ha scelto Ubi: “Non ci siamo dovuti battere a duello e lo ritengo un complimento”, ha chiarito, non escludendo altre partnership dopo quella a livello nazionale con la Juventus. Ubi potrebbe infatti interessarsi anche a realtà del suo storico territorio di radicamento come, ad esempio, l’Atalanta, che “aveva già un rapporto con un’altra banca e ovviamente due banche non possono coesistere. Se in futuro si creasse l’occasione guarderemmo sicuramente anche l’Atalanta”, ha concluso Massiah.

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