Le macchine nere di Uber tornano a circolare in Italia. Il Tribunale di Roma ha revocato oggi la precedente ordinanza del 7 aprile attraverso la quale bloccava il servizio Uber – Black su tutta Italia e stabiliva l’oscuramento dell’App.
La decisione odierna farà sicuramente infuriare i tassisti italiani che, dopo le violente polemiche degli ultimi mesi, rimediano una sconfitta nella battaglia che li vede lottare contro il colosso americano.
Uber potrà dunque continuare ad operare in Italia tramite Uber Black, mentre su Uber Pop e Uber X rimane in vigore lo stop stabilito dal Tribunale di Torino lo scorso 22 marzo.
Quella di oggi è la pronuncia definitiva dopo la sospensiva arrivata lo scorso 14 aprile che consentiva de facto alla società di San Francisco di proseguire il proprio lavoro sul territorio nazionale.
“Siamo davvero felici di poter annunciare a tutte le persone e agli oltre mille autisti partner di Uber che potranno continuare ad utilizzare la nostra applicazione in Italia”, ha spiegato Uber tramite un comunicato. “Ora più che mai è forte l’esigenza di aggiornare la normativa datata ancora in vigore, così da consentire alle nuove tecnologie di migliorare la vita dei cittadini e la mobilità delle città”.
Reazione opposta da perte di Federtaxi che accusa la “politica e i poteri forte”, colpevoli di “aver avuto la meglio” –
“Il Tribunale – ha affermato il portavoce nazionale Federico Rolando – ha ritenuto di non poter non tenere in considerazione l’emendamento Lanzillotta approvato nel corso di questa causa che è andato ad incidere sul principio di territorialità e sull’obbligo di rientro a rimessa a carico degli ncc.Pertanto, grazie al nostro Parlamento e agli impegni assunti e non rispettati dal Governo, un servizio completamente abusivo (come Uber Black) potrà continuare ad operare in Italia. Non abbiamo parole per descrivere il nostro sconcerto”.
