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Uber: da oggi stop a UberPOP. Ma a Roma e Milano c’è sempre UberBlack

Da oggi UberPOP, il servizio di trasporto automobilistico privato che tanto ha fatto infuriare i tassisti, è fermo nelle città italiane dove stava fino a ieri funzionando (Genova, Torino, Milano e Padova) – A Roma era attivo solo UberBlack (il servizio di “lusso”, tipo N.C.C.) che dunque continua ad andare.

Uber: da oggi stop a UberPOP. Ma a Roma e Milano c’è sempre UberBlack

Confermato il blocco in tutta Italia di UberPOP, il servizio di condivisione di un passaggio in auto reperibile tramite la app di Uber, che dunque è stata disattivata dopo la decisione del Tribunale di Milano per “concorrenza sleale”, dopo il ricorso delle associazioni dei tassisti. Le città dove il discusso servizio era attivo erano Milano, Torino, Genova e Padova, mentre a Roma c’era solo UberBlack (attivo anche a Milano), il servizio di “lusso”, ovvero di noleggio auto con conducente (i cosiddetti N.C.C. che si appoggiano all’applicazione creata dalla startup di San Francisco nel 2009), che continua dunque a funzionare regolarmente.

La manager di Uber per l’Italia, Benedetta Arese Lucini, ha annunciato che il gruppo americano avrebbe rispettato la decisione del giudice, “ma – ha aggiunto – continueremo a batterci legalmente affinché le persone possano avere un’alternativa affidabile ed economica per spostarsi in città”. Il nodo sono sempre le licenze, che tutelano non solo il consumatore ma anche il lavoratore, e che non sono previste per Uber. In attesa di una regolamentazione a livello nazionale, come auspicato dall’Authority, o ancora meglio a livello europeo, l’Italia è solo l’ultimo Paese che ha riconosciuto il problema: in Europa Uber è contrastato già in Francia, Germania e Spagna, mentre negli stessi Stati Uniti diversi Stati lo hanno bloccato (alcuni, come il Nevada, definitivamente). Ci sono poi persino casi di Paesi in cui i driver continuano ad operare abusivamente, ma al momento questo non sembra il caso dell’Italia.

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