Per l’immininente collocamento azionario in Borsa Twitter ha scelto il New York Stock Exchange e non il rivale Nasdaq. Quest’ultima, tradizionale piazza tacnologica per l’azionario, è reduce da disguidi e problemi tecnici durante collocamenti di alto profilo come Facebook nel maggio del 2012.
La società di microblogging, in un nuovo filing alla Sec, ha anche annunciato di aver accusato perdite nel terzo trimestre dell’anno pari a 64,6 milioni di dollari contro i 21,6 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Ad aggravare ipassivi sono state ingenti spese di ricerca e sviluppo e marketing. Il fatturato ha mostrato invece continua crescita, raddoppiando a 168,6 milioni.
L’accesso a Twitter da apparecchi mobili, smartphone e tablet, ha determinato una raccolta pubblicitaria pari al 70% contro il 65% dei tre mesi immediatamente precedenti. Gli utenti medi mensili sono aumentati del 6% raggiungendo 232 milioni, ma il ritmo della crescita è rallentato rispetto al secondo trimestre.
I due principali azionisti di Twitter sono oggi il private equity RizviTraverse con il 17,9% e JP Morgan con il 10,3 per cento.
