La prima a rotolare è stata, proprio in questi giorni, la testa di Jo Seong-Jin, CEO di LG Electronics dal 2016, sostituito da Kwon Bong-Seok (nome di battaglia Brian Kwon, un duro), vittima di una delle battaglie economiche più cruente, quella dell’elettronica di consumo (oltre il trilione di euro il valore del mercato mondiale secondo GFK). Un mercato in cui dal 2018 i due leader, i chaebol coreani LG e Samsung, si stanno facendo una guerra senza quartiere. A settembre, alla IFA di Berlino, Samsung aveva aperto le ostilità accusando LG di spionaggio industriale e di sottrazione di 18 tecnologie relative alla tecnologia Oled. LG aveva risposto con una denuncia per la violazione di 7 brevetti sempre sull’Oled. Oggetto reale del contendere: quale tecnologia dei Tv 4 e 8K è migliore?
Per Samsung è la sua, la QLed e per LG la sua, la Oled. Che però non sono comparabili, come hanno sottolineato molti esperti, né concorrenziali perché la Qled è un miglioramento con un processore e filtri quantici della tecnologia LCD mentre la Oled di LG è, con i suoi diodi organici elettroluminescenti, qualcosa di completamente diverso. E secondo fonti autorevoli, tra le quali Forbes, Digital trendsChip De, CNET, Tech Radar, quella che dà una qualità eccezionale, prima mai raggiunta anche se solo sulle taglie elevate. La qualità video dei tv 4K Ultra HD, che hanno 4 volte più pixel del Full HD 1080p, non è percepibile sugli schermi di piccola e media taglia poiché si colgono su quelli sino a 55 pollici. Ma non su quelli più grandi dove l’8K esprime il massimo oggi ottenibile.
Real 8K, il vero 8K- A settembre, alla IFA di Berlino, Samsung e LG si erano scambiati reciproche pesanti critiche sulle performances ma la polemica è diventata sempre più aspra con una recentissima “botta”di LG, davvero magistrale: la registrazione del logo “Real 8K” per Europa, Stati Uniti e Canada. E con il conseguente divieto per qualsiasi altra società di usare la prestigiosa definizione che si vedrà in pratica al prossimo CES di Las Vegas di gennaio solo sui tv di LG. Un colpo micidiale che vale sicuramente diversi milioni di apparecchi da vendere in più (quando ci saranno). Unico limite comune: i contenuti sono pochissimi.
LG alla Scala- Il 24 settembre, i due giganti avevano congiuntamente annunciato di cessare la guerra degli 8K ma non ci aveva creduto nessuno e in effetti il 20 novembre Samsung riapriva il fuoco reclamando l’invalidazione dei 7 brevetti dei quali LG aveva in settembre, lamentando la violazione da parte di Samsung. Va di nuovo sottolineato, peraltro, che gli interessi economico-finanziari in ballo sono giganteschi. Non si tratta solo del controllo delle vendite attuali dei TV Oled 8K (appena167mila unità), ma di quelle attuali dei 4 k (dove vince Samsung) e quelle molto più ricche dei prossimi anni, quando la rivoluzione dei tv 8K smantellerà l’intero parco-tv attuale portando così nelle casse dei produttori enormi profitti. Ma sarà -lamenta Korea BizWire-un progresso lento, molto lento, perché l’8K, rende solo sui mega schermi a partire dai 75/80 pollici che costano e costeranno parecchio di più degli altri. La stessa tecnologia 4K non ha ancora espresso il suo potenziale poiché rappresenta con i suoi 114 milioni di tv venduti il 52 per cento del totale.
A fine 2019, Samsung e i suoi partner (Hisense, TCL e OnePlus) dovrebbero aver venduto 5,45 milioni di tv Qled 4K e LG con Sony, Panasonic, Philips, Loewe e altri, non dovrebbero superare di molto i 3 milioni di unità. A fabbricare i pannelli giganteschi (dai 75/80 pollici in su) è infatti solo LG e ne fa pochi (2,9 milioni), e proprio per far fronte alla domanda dei suoi partner ha da poco inaugurato uno stabilimento in Cina, a Guangzhou, che ne sfornerà circa 6 milioni l’anno ma dal 2021 mentre nel frattempo lascerà un grande spazio sui mercati mondiali al competitor. L’ultima -per ora- puntata di questa soap opera dell’hi-tech avrà luogo tra le ovattate pareti della Scala di Milano, il 12 dicembre, per l’anteprima italiana della presentazione di LG Signature Oled TV8K, il primo al mondo. E nel contempo, la polemica si sta allargando ai climatizzatori e agli elettrodomestici perché Samsung ha espresso dubbi sulle prestazioni degli apparecchi del competitor, mentre Zeroclick ha citato il Galaxy S10 Plus di Samsung e il V30 di LG come primi esempi di violazione di un suo brevetto. E Zeroclick non è rimasta sola perché centinaia di denunce stanno impegnando i giganti dell’elettronica di consumo in cause fastidiose, legate tutte a presunte violazioni di brevetti altrui. Nel frattempo, i consumatori tra tanti pixel, K, Led e Oled, cominciano ad avere enormi dubbi e il mercato, quando non si sa che tecnologia vincerà, può inchiodarsi come già sta accadendo in Italia.