Mario Balotelli non andrà al Galatasaray. “Mancini mi ha detto che non fa per noi – ha rivelato Unal Aysal, presidente del club turco. – Le voci di queste ultime ore sono false”. Questo però non significa che Supermario resterà al Milan, anzi la fila davanti alla porta di Via Aldo Rossi è piuttosto numerosa e agguerrita. L’Arsenal anzitutto, pronta a festeggiare il rinnovo di Wenger con un nuovo attaccante. In realtà la priorità del tecnico francese è Benzema, ma viste le difficoltà ad arrivare al pupillo di Florentino Perez potrebbe scattare il piano B(alotelli).
Occhio anche al Monaco, da sempre in ottimi rapporti con Raiola e alle prese col caso Falcao (il colombiano ha chiesto di essere ceduto) e all’onnipresente Psg, che potrebbe lasciar partire Cavani verso il Manchester United di Van Gaal. Con i soldi incassati (si parla di 25 – 30 milioni) il Milan punterebbe poi tutto su Mario Mandzukic, in esubero dal Bayern Monaco che gli ha preferito Lewandowsky. Se ne riparlerà dopo il Mondiale, ma i telefoni di Galliani e Raiola scottano già.
Nel frattempo però l’ad lavora anche su altre operazioni. Alex è cosa fatta (“Lotteremo per vincere il campionato e tornare in Champions” ha spiegato il difensore dopo le visite mediche di rito), Menez lo sarà presto. In ballo però ci sono anche le comproprietà, da risolvere entro le 19 del prossimo 20 giugno. I casi più scottanti riguardano Poli (con la Samp c’è da parlare anche di Salamon), Paloschi (il Chievo vorrebbe riscattarlo, ma Inzaghi ci sta facendo un pensierino), Albertazzi (probabile cessione definitiva al Verona) e Saponara (a metà col Parma, potrebbe tornare in prestito a Empoli).
Galliani è molto attivo anche sul panorama giovani: piacciono Sturaro del Genoa e Baselli dell’Atalanta, oltre a Gabriel Silva dell’Udinese. Rispedita al mittente l’offerta del Benfica di 4 milioni per Cristante (il centrocampista serve per sostituire Montolivo), in divenire invece il discorso con il Palermo per Matri. Già, perché i rosanero potrebbero lasciar partire Abel Hernandez, destinazione Inter. I nerazzurri hanno già manifestato a Zamparini il proprio interesse, ma sono rimasti un po’ spiazzati dalla richiesta di 15 milioni.
L’empasse potrebbe sbloccarsi parlando col Penarol, proprietaria del 45% del cartellino: se gli uruguayani accettassero un pagamento dilazionato l’affare diventerebbe possibile, per non dire probabile. E’ una fase interlocutoria quella del mercato interista, figlia di una situazione societaria ancora in divenire. I 200 milioni di Goldman Sachs infatti serviranno per liberare le garanzie bancarie di Moratti e per pagare un po’ di arretrati, non per il mercato. Per quello ne servono altri, non a caso Thohir si sta muovendo assieme ai fidati collaboratori Williamson e Ricci per trovarli. Intanto però Ausilio sonda diverse piste: da Behrami (“devo parlare col Napoli, vedremo…” ha dichiarato lo svizzero) a Xhaka (il Borussia Moenchengladbach chiede 10 milioni, l’Inter ne offre 5 più Kuzmanovic), passando per Fernando dello Shakhtar, consigliato dall’ex Lucescu e da M’Vila del Rubin Kazan, vecchio pallino già ai tempi del Rennes.
Per l’attacco, oltre al già citato Hernandez, girano sempre i nomi di Osvaldo e Lamela. Entrambi piacciono tanto, ma costano di conseguenza. E poi l’argentino del Tottenham interessa anche al Napoli, che nel frattempo si allontana da Mascherano, in procinto di rinnovare il contratto col Barcellona. I catalani sognano Gonzalo Higuain, ma De Laurentiis non ha nessuna intenzione di cederlo, a meno che non arrivino le cosiddette proposte indecenti. Più o meno come la valutazione che L’Equipe dà a Paul Pogba. Secondo il prestigioso quotidiano francese il centrocampista ha un valore altissimo e le cifre combaciano con i desiderata di Agnelli e Marotta, che di fronte a una simile offerta (al momento non pervenuta) vacillerebbero non poco. Intanto i bianconeri sondano il mercato per cercare i rinforzi invocati da Conte.
Sul taccuino di Marotta ci sono sempre Sanchez (il Barcellona però chiede 30 milioni), Drogba (non c’è l’intesa sull’ingaggio) e Morata (il nodo con Florentino Perez è la clausola di riacquisto, che il Real Madrid pretende d’inserire), oltre a Ranocchia (in scadenza con l’Inter nel 2015), Janmaat (esterno del Feyenoord, su di lui c’è anche il Napoli), Darmian e Pereyra (dialogo già avviato con l’Udinese). Giornate calde anche sul fronte delle comproprietà: col Sassuolo bisogna decidere il futuro di Zaza, Marrone e Berardi (il prescelto di Conte), con la Sampdoria di Gabbiadini. In uscita da registrare il sondaggio della Fiorentina per Vucinic e Quagliarella: sull’attaccante italiano ci sono anche Parma, Sampdoria e Lazio.
A proposito dei romani, proseguono le trattative tra Lotito e Allegri. L’ex tecnico del Milan piace molto, ma ha avanzato richieste importanti: triennale da 2,5 milioni a stagione, conferme di Candreva e Lulic, mercato importante. Su quest’ultimo punto il presidente laziale sembra essere d’accordo, visti gli imminenti arrivi di Parolo dal Parma (5 milioni) e di Basta dall’Udinese (13 milioni, nell’affare c’è anche la seconda metà di Candreva). Primo colpo anche sulla sponda giallorossa del Tevere dove la Roma ha ufficializzato l’acquisto di Seydou Keita. Il centrocampista maliano, 34 anni, arriva a parametro zero e ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2015.