Avvio di settimana in forte ribasso per Piazza Affari e le altre Borse europee. A Milano l’indice FtseMib scende dell’1,7%, a quota 15.616 punti, con cali diffusi fra tutte le blue chip. La Borsa di Londra scende dello 0,73%, Francoforte -1,36%, Parigi arretra del 1,27%. Madrid -0,84%.
Sul mercato dei titoli di Stato, il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 5,05%, con spread a quota 357. Euro in calo a 1,296 contro il dollaro, dall’1,304 di venerdì sera. Petrolio debole con il Wti in ribasso dell’1,6%, a 88,4 dollari al barile, e il Brent a 110,8 dollari (-1,1%).
Dopo l’entusiasmo di venerdì innescato dal dato sul tasso di disoccupazione degli Usa ai minimi da quasi quattro anni, gli investitori tornano a preoccuparsi per la tenuta della crescita globale: la Banca mondiale ha ridotto oggi la propria stima per la crescita dell’Asia Orientale.
Forti ribassi tra le banche: Unicredit -1,93%, Intesa -2,77%, Montepaschi -2%. Molto deboli anche le popolari: Ubi -2,49%, Banco Popolare –2,5% e Banca Pop. Emilia -2,65%. Fra i titoli principali di Piazza Affari, il calo maggiore è di Fiat, che scende del 3,04%. Fiat Industrial perde il 2,36%. La Consob ha chiesto delucidazioni in merito alla liquidità del Lingotto.
Enel arretra del 1,8%. I consumi elettrici in Italia sono caduti a settembre del 9,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ Il dato peggiore di tutto il 2012. Da inizio anno, al netto dello stacco dividendi, Enel perde il 9%. Fa peggio A2A, con un -2,34%.
In ribasso anche Finmeccanica, -1,5%. Mediaset scende dell’1%: Goldman Sachs ha confermato il giudizio sell con target price alzato a 1,05 euro da 0,9 euro. L’Espresso perde il 2,9%. Rcs, invece, sale del 3,7% sulle indiscrezioni secondo cui Diego Della Valle vorrebbe aumentare la propria quota al 12-16%, dall’attuale 8,7%.
Marcolin corre in rialzo del 5,8% dopo la conferma ufficiale che il fondo di private equity Pai sta trattando l’acquisto di una partecipazione di rilievo da alcuni soci. Il prezzo ipotizzato, attorno ai 300 milioni, non è lontano dalle attuali quotazioni di Borsa del titolo (286 milioni la capitalizzazione di venerdì). Marcolin verrebbe quindi valorizzata circa 9 volte l’Ebitda stimato per quest’anno.
