Il sistema di controllo della velocità Tutor 3.0 è ufficialmente sbarcato sulle autostrade italiane. Questo nuovo sistema, che segue il piano di implementazione voluto dal gruppo Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia di Stato, è già attivo su 26 nuove tratte autostradali, portando la rete Aspi a coprire 178 tratte, per un totale di 1.800 chilometri. Gli automobilisti dovranno fare molta attenzione: il Tutor 3.0 è più difficile da ingannare rispetto ai vecchi sistemi e le sanzioni per i trasgressori possono arrivare fino a 3.389 euro, con la sospensione della patente fino a 12 mesi (come previsto dal Codice della Strada).
Cos’è il Tutor 3.0 e come funziona?
Il Tutor 3.0 è l’ultima evoluzione del sistema di monitoraggio della velocità media introdotto nel 2005 da Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia di Stato. A differenza del tradizionale autovelox, che rileva solo la velocità istantanea di un veicolo in un punto specifico, il Tutor 3.0 calcola la velocità media di un veicolo su un tratto di strada più lungo, grazie a una scansione laser più precisa.
Il sistema funziona così: quando un veicolo entra nel tratto monitorato, il sensore rileva la sua categoria (auto, camion, moto) e scatta una foto con data e ora del passaggio. Al termine del tratto, un altro portale registra il passaggio del veicolo e calcola la velocità media. Un sistema centrale abbina i dati dei due portali e determina i tempi di percorrenza. Se i veicoli rispettano i limiti, i dati vengono eliminati; al contrario, per quelli in violazione, il sistema interroga automaticamente gli archivi della Motorizzazione e degli autonoleggi per risalire a intestatario e conducente.
Oltre a rilevare la velocità, il sistema monitora anche il comportamento del veicolo, come sorpassi azzardati o la presenza di veicoli contromano.
Dove è attivo il nuovo Tutor 3.0?
Da venerdì 7 marzo, il Tutor 3.0 è operativo su 26 nuove tratte autostradali in tutta Italia, distribuite da Nord a Sud. Le tratte coinvolte sono alcune delle più trafficate e strategiche per la sicurezza stradale, tra cui:
- A1 Milano-Napoli: sette tratte, incluse quelle tra Chiusi e Monte San Savino (in entrambe le direzioni) e quella tra Castelnuovo di Porto e Settebagni (in direzione Roma).
- A27 Mestre-Belluno: cinque tratte tra il bivio con la A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana.
- A9 Lainate-Como-Chiasso: cinque tratte tra Saronno e Lomazzo Nord (sia in direzione Chiasso che Lainate).
- A14 Bologna-Taranto: quattro tratte, tra Pesaro e Rimini Sud, attive in entrambe le direzioni.
- A11 Firenze-Pisa Nord: cinque tratte tra Montecatini e Prato Est, in entrambe le direzioni.
Le sanzioni: quanto rischiano gli automobilisti con i nuovi tutor?
Le multe legate al Tutor 3.0 non sono da prendere alla leggera. Ecco una panoramica delle sanzioni previste per chi non rispetta i limiti di velocità:
- Da 42 a 170,73 euro per chi supera il limite di 10 km/h.
- Da 173 a 694 euro con decurtazione dei punti per chi supera il limite tra i 10 e i 40 km/h.
- Da 543 a 2.170 euro, con sospensione della patente da 1 a 3 mesi, per chi supera il limite tra i 40 e i 60 km/h.
- Da 847 a 3.389 euro, con sospensione della patente da 6 a 12 mesi, per chi supera il limite di oltre 60 km/h.
In generale, la velocità massima consentita in autostrada è di 130 km/h in condizioni normali, mentre scende a 110 km/h in caso di pioggia.
I risultati dell’implementazione del tutor
Secondo Autostrade per l’Italia, l’introduzione del sistema Tutor ha avuto impatti molto positivi sulla sicurezza stradale. In particolare, si è registrata una significativa riduzione della velocità di picco, pari al 25%, e una diminuzione della velocità media del 15%. Questi cambiamenti hanno contribuito a un abbassamento del tasso di incidentalità, con un effetto ancora più evidente dopo il primo anno, quando si è osservata una riduzione della mortalità del 56%.