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Turismo, spopolano le nuove mete del kitesurf

Si aprono nuovi orrizzonti per il turismo legato agli sport del vento. Oltre alle mete classiche, quest’anno iniziano ad essere gettonate località finora poco frequentate dai kitesurfisti. Tendenza confermata dai tour operatori specializzati

Turismo, spopolano le nuove mete del kitesurf

Una vacanza da trascorrere rincorrendo il vento e le onde, pur nell’immaginario collettivo del giovane globetrotter che disdegna il lusso e adora le sistemazioni spartane, non è affatto una scelta economica. Lo sanno bene i tour operator specializzati nei viaggi con tavole al seguito che, quest’anno, vedono moltiplicarsi le richieste per destinazioni sempre più lontane e insolite.

Un kitesurfista oltre a spendere, in media, più di mille euro per l’attrezzatura, è uno dei passeggeri più “ambiti” dalle compagnie aeree. Si, perchè il suo bagaglio è sempre fuori misura (le tavole misurano da 1 metro e 30 cm fino a circa 2 metri) ed eccede puntualmente anche i valori di peso massimo consentito. Il chek-in, per chi ama questo sport, è sempre un salasso. Rincorrere il vento, tanto in patria quanto all’estero, siginifica quindi trovare posti dove sia possibile sistemare l’ingombrante attrezzatura, senza contare che basta essere in due per riempire completamente il bagagliaio di un utilitaria, qualora si scelga l’avventura “on the road”.

Sarà forse per questo motivo che, proprio quest’estate, il kitesurfista medio ha scelto la meta insolita, poco affollata, quella per cui tutto è ancora da scrivere. Dopo il pionierismo dei kiter europei verso le isole del Capo Verde, le Antille olandesi, il Venezuela e le isole greche (già battute dai windsurfisti) oggi, tour operator come Hollywind e Sun+Fun, i due principali attori sulla scena dei viaggi organizzati all’insegna del vento e delle onde, hanno inserito nei loro pacchetti le destinazioni di Sal, Boavista, Aruba, Isla Margherita e Mykonos.

Per chi invece ama il turismo fai da te, ecco spuntare il Sahara Occidentale (Dakhla), ma anche l’isola greca di Lesbos e Sao Miguel do Gostoso, in Brasile. In alcuni casi, si tratta di località in passato molto frequentate dagli amanti del windsurf e riconvertiti a lidi per il kite (Mykonos), in altri, come nel caso di Dakhla, di posti letteralmente nati intorno al kitesurf. La passione per questo sport, a Dakhla, ha fatto nascere un piccolo villaggio di tende e bungalow, alimentato da gruppi elettrogeni, ai piedi di una duna che dirada nell’oceano. Inutile dire che il business, per gli operatori del settore, è più nel viaggio che nell’alloggio.

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