Strade scorrevoli, spiagge semideserte e ristoranti con qualche posto a sedere. I dati sul caro-vacanze fotografano un’estate italiana con meno turisti, o almeno, con meno italiani. E doveva essere una stagione da record nonostante i cambiamenti climatici e gli incendi. Tutta colpa dei prezzi, sempre più proibitivi, che pesano sulle tasche delle famiglie italiane e che per questo motivo preferiscono andare all’estero, dove la vita costa meno. A rimpolpare il turismo nel Bel Paese ci pensano i viaggiatori internazionali, americani e asiatici in testa ma anche europei. E così il Bel Paese diventa sempre più una meta di lusso per i vacanzieri stranieri.
Italiani in fuga per i prezzi: domanda fino a -30%
Un’estate calda – nonostante la parentesi autunnale appena passata – dove però le affluenze non sono quelle che ci si aspettava. Secondo Federturismo la federazione guidata da Marina Lalli aderente a Confindustria, nonostante la crescita degli arrivi dall’estero (+4%), i lidi della regione lamentano fino al 30% in meno delle presenze, mentre invece salgono le percentuali degli italiani che optano per una vacanza all’estero. Ma sarebbe un guaio se anche americani, tedeschi, francesi, inglesi e così via cominciassero a snobbare l’Italia, ormai troppo cara, scegliendo destinazioni alternative come Spagna, Tunisia, Egitto, Albania e Montenegro. Anche il Giappone, paradossalmente, sta diventando sempre più popolare grazie allo yen a basso costo e alle maxi offerte delle compagnie aeree del Golfo.
Come sta cambiando il turismo italiano
Secondo Federturismo, l’inflazione e caro vita hanno comportato per i nostri connazionali un cambio di meta. Ma non solo. Le vacanze degli italiani saranno anche più corte e la compressione della spesa farà tornare di moda i viaggi last minute. “Quanto successo quest’estate – ha dichiarato Lalli – è un campanello d’allarme che impone a tutti noi una riflessione perché ondate di calore sempre più frequenti e intense potrebbero portare nei prossimi anni a cambiare le abitudini dei turisti, modificando la geografia delle vacanze verso destinazioni più fresche rispetto al sud Europa o a far slittare, soprattutto nel caso della clientela straniera, le vacanze in primavera- autunno”.
Ma il paradosso, secondo Assoutenti, è che nonostante si riducano i giorni di villeggiatura, la spesa sarà più alta: “le vacanze estive 2023 costeranno agli italiani ben 1,2 miliardi di euro in più rispetto al 2022, seppur con un numero inferiore di notti fuori casa”, ha spiegato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.
L’Italia sempre più una meta di lusso per stranieri
A resistere è il turismo di lusso. Per Alessandro Massimo Nucara, direttore generale di Federalberghi, “la componente lusso, quelli che spendono più di 1000 euro al giorno, sta facendo meglio perché si tratta di un segmento di mercato meno esposto all’aumento dei prezzi”.
Sul tema è intervenuto anche Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: “L’estate 2023 non sta dando una buona performance per ciò che riguarda il nostro mercato interno, in sostanza il turismo italiano ha subito una flessione mentre i risultati migliori li rileviamo a livello internazionale. È alta la percentuale di americani – ha aggiunto -, tornano gli asiatici, ed è forte la presenza del turismo straniero nelle nostre città d’arte. Ma per gli italiani il piatto piange, hanno dovuto calcolare al millesimo ogni voce di spesa e, malgrado ciò, molti hanno dovuto rimodulare la dimensione del viaggio. Si predilige l’auto, segno che i trasferimenti in treno e in aereo hanno raggiunto prezzi non accessibili a tutti”, ha detto Bocca al Sole 24 Ore.
Quello che sembra chiaro è che mentre accogliamo nel nostro Paese turisti facoltosi pronti a spendere, l’Italia per gli italiani sta diventando troppo costosa per trascorrere le proprie vacanze estive. E così o si riduce la permanenza oppure, se possibile, ci si muove verso luoghi più economici come Grecia, Croazia o Albania, le nuove Maldive d’Europa.