La Turchia risponde con rabbia all’abbattimento di un suo jet militare da parte della Siria. Il premier Recep Tayyip Erdogan ha accusato Damasco di “atto ostile” ed “efferato”, annunciando che da oggi le regole d’ingaggio delle forze armate turche sono cambiate: Ankara reagirà a qualunque violazione del confine. Erdogan ha aggiunto che il regime del presidente siriano, Bashar al-Assad, “è diventato una chiara minaccia imminente per la sicurezza della Turchia”.
Quanto al jet abbattuto, il premier ha detto che la violazione dello spazio aereo siriano è avvenuta “per errore” ed è stata brevissima. L’aereo turco effettuava un volo di ricognizione per testare i radar turchi e non era armato. Erdogan ha poi sottolineato che “dal primo gennaio scorso ad oggi, lo spazio aereo turco e’ stato violato 114 volte da diversi aerei; e in cinque casi è stato invaso da elicotteri siriani”.
Intanto la Nato hanno condannato la Siria per l’abbattimento del jet, definito “inaccettabile”, e ha chiesto a Damasco di prendere accorgimenti per prevenire ulteriori incidenti. “Gli alleati Nato hanno espresso forte condanna per questo atto assolutamente inaccettabile”, ha detto il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen dopo la riunione di oggi, aggiungendo che la sicurezza della Nato è “indivisibile”.