Giornata di gloria per la Borsa di Istanbul, che a metà mattina viaggia in rialzo dell’1,63%, mentre i listini europei si muovono tutti sotto la parità. Negli stessi minuti, Piazza Affari cede lo 0,3%, meglio di Francoforte (-0,5%), ma peggio di Parigi (-0,15%).
L’ondata di acquisti sul listino turco arriva all’indomani della nuova, clamorosa sconfitta elettorale subita dal presidente Recep Tayyip Erdogan. In gioco c’era l’amministrazione di Istanbul, la città più popolosa del Paese (16 milioni di abitanti) e anche la più importante dal punto di vista economico: è qui che si produce il 31% del Pil turco.
Il nuovo sindaco risponde al nome di Ekrem Imamoglu, candidato dell’opposizione laica e repubblicana. Per la verità, Imamoglu aveva già vinto le amministrative di Istanbul lo scorso 31 marzo, ma il Sultano era riuscito a far annullare la votazione, accusando l’avversario di brogli.
Il ritorno alle urne si è risolto però in una disfatta ancora peggiore per il partito di Erdogan, visto che Imamoglu ha incrementato (e non di poco) la sua quota di consensi, battendo il candidato di Erdogan, Binali Yildirim, con il 54% dei voti.
Il 6 maggio l’Autorità per le elezioni aveva cancellato il risultato della prima votazione e la decisione è stata percepita in tutto il Paese come un’ingiustizia, cosa che ha fatto crescere ulteriormente la popolarità del candidato laico.
“Sarò il sindaco di 16 milioni di persone, nessuno sarà escluso, è finito il tempo di pregiudizi, divisioni, conflitti, voglio una città in cui tutti, nelle loro diversità, si abbraccino”, ha dichiarato subito dopo la vittoria il neo-sindaco repubblicano.
Imamoglu ha lanciato però anche un messaggio distensivo al Presidente: “Gli chiedo di lavorare insieme a noi. Questo è il nostro desiderio. C’è tanto da fare e siamo stanchi delle faide politiche”.
La sconfitta del Presidente, che perde Istanbul dopo un dominio durato 25 anni, è stata salutata anche da un forte rialzo della lira turca (+1,5%).