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Tsipras incassa anche il secondo voto del Parlamento greco, Apple taglia gli investimenti

Il governo Tsipras ha superato il secondo ostacolo. Nella notte il Parlamento greco ha approvato il secondo pacchetto di misure richieste dai creditori: un documento di 1000 pagine che comprende il nuovo codice di procedura civile ed il recepimento della direttiva sul salvataggio delle banche. Ora potrà iniziare la trattativa per i fondi, 83 miliardi, del terzo programma di aiuti.
La notizia contribuirà a rasserenare i mercati dopo la correzione al ribasso dei titoli tecnologici trascinati in giù alle previsioni deludenti fornite da Apple sull’andamento del business nei prossimi mesi: la Mela ha ridotto di un miliardo di dollari il Capex (capital expenditures) per i prossimi mesi.

APPLE TAGLIA GLI INVESTIMENTI. GIU’ WALL STREET, L’ASIA TIENE

L’indice Dow Jones ha perduto ieri lo 0,38%, S&P500 -0,24%, Nasdaq -0,7%. I risultati di Apple, che ha accusato una perdita di circa 50 miliardi di dollari di capitalizzazione, hanno colpito i fornitori, a partire dai produttori di semiconduttori: Texas Instruments scende  del 4%. Ancor più pesante la caduta a Milano di Stm -6,6%, colpita dal downgrade di Citigroup in attesa dei dati del terzo trimestre. Giù anche la tedesca Infineon -5,2%. Deludenti anche i risultati di Microsoft -2,5% e di Yahoo  -1,4%. Continua inoltre la discesa di Ibm -1,2%. La frenata dei listini Usa non ha contagiato le Borse asiatiche, favorite dal rimbalzo del dollaro: Tokyo +0,4%, Hong Kong avanza dello 0,5%.

PETROLIO SOTTO I 50 DOLLARI. FORTE CALO DI SAIPEM E TENARIS

Da notare la nuova discesa delle materie prime, a partire dal petrolio: il Wti è sceso a 49 dollari al barile (-2,5%), Brent sotto i 55 dollari. Perdite consistenti per i titoli italiani del settore: Eni -1,1%, Saipem -3,3%, dopo il downgrade di Goldman Sachs (rating da neutral a sell, target price a 9,2 euro da 15,4). Tenaris -3,3%, vittima del taglio del prezzo obiettivo (12,6 da 15,6, confermato rating neutral) da parte della banca d’affari Usa. Riprende intanto la frana dell’oro, di nuovo sotto i 1.100 dollari.  ??Il dollaro si è rafforzato nei confronti dell’euro, sceso a 1,087, da 1,095 della chiusura di ieri.

MILANO TIENE GRAZIE ALLE BANCHE

La Borsa di Milano ha chiuso con l’indice FtseMib in calo dello 0,1%, la Borsa di Parigi è scesa dello 0,4%, Francoforte -0,7%.
 A sostenere l’indice Ftse Mib sono state le banche, per lo più in terreno positivo: Ubi Banca +1,4%, Unicredit -0,2%, Intesa -0,1%. Rimbalzano Banca Popolare di Milano +0,5%. MontePaschi +0,3%. Bene Carige +2,2% dopo la nomina di un advisor finanziario da parte del cda in vista di operazioni strategiche. Mediobanca +1,6% a quota 9,51, ad un passo dai massimi (9,6 euro) toccati a maggio.
Bankitalia ha autorizzato ieri la fusione per incorporazione di Mediolanum in Banca Mediolanum.

INDUSTRIA, TENGONO LE BLUE CHIPS

Positive, con prudenza, le altre blue chips. Finmeccanica +0,2% ,Fiat Chrysler +0,3%. Prysmian +1,7% ha ampliato l’impianto di produzione di fibre ottiche di Sorocaba, in Brasile. Vivace Buzzi +2,7%. ?Enel è salita dello 0,1%. Telecom Italia segna un rialzo dello 0,7%.

NAVI, TRASPORTI E GRANDI OPERE OK

Nel resto del listino da segnalare: Fincantieri +2,6%. Secondo Morgan gli ordini registrati dal gruppo sono “eccezionalmente” forti e si traducono in un portafoglio record di 12 mld euro.
Nel settore marittimo svetta D’Amico +4,6%.  In grande evidenza Premuda +18,9% in scia agli accordi si standstill firmati con le banche creditrici. Bene anche i grandi lavori. In rialzo Salini Impregilo +1,26% che si è aggiudicata un contratto del valore di 170 milioni di euro per la progettazione e costruzione di un tratto della Autostrada A1 a sud i Varsavia. Bene anche Astaldi +2,8% . Banca Imi ha confermato sul titolo la raccomandazione add e il prezzo obiettivo a 9,4 euro.

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Categories: Finanza e Mercati