X

Trump-Zelensky, rottura alla Casa Bianca. Il presidente Usa minaccia: “State giocando alla Terza guerra mondiale”

FIRSTonline

Uno scontro durissimo, quasi surreale, andato in scena nel cuore della Casa Bianca. Donald Trump e Volodymyr Zelensky non si sono mai sopportati, e oggi il mondo intero ha avuto la conferma. Quella che doveva essere una discussione diplomatica si è trasformata in un confronto infuocato, un botta e risposta senza filtri davanti alle telecamere.

L’atmosfera si è surriscaldata rapidamente, fino a sfociare in una lite senza precedenti tra un presidente americano e un leader straniero. Trump ha attaccato frontalmente Zelensky, accusandolo di “giocare con il fuoco” e di condurre l’Ucraina verso una catastrofe globale. “State scherzando con la Terza guerra mondiale” ha tuonato il tycoon, prima di lanciare un avvertimento glaciale: “Dovete essere riconoscenti. Senza gli Stati Uniti avreste perso la guerra in due settimane.”

La replica del leader ucraino non si è fatta attendere. Con il volto teso e la voce ferma, Zelensky ha ribattuto con durezza: “Non sono venuto qui per giocare a carte“. Un botta e risposta feroce, durato circa venti minuti, che ha reso chiaro a tutti che tra Washington e Kiev il clima è tutt’altro che disteso.

Zelensky era arrivato a Washington giovedì sera e, dopo aver incontrato alcuni senatori, è stato ricevuto da Trump alla Casa Bianca. L’accoglienza sembrava cordiale, con Trump che ha commentato con tono leggero: “Si è vestito bene, è elegante”. Dietro quella cortesia iniziale si celava, però, un clima di forte tensione.

Trump minaccia: “Giochi alla Terza guerra mondiale”

La conversazione ha preso una piega decisamente più aspra quando si è passati al tema del conflitto con la Russia. Trump ha accusato Zelensky di “giocare con la Terza guerra mondiale” e di non avere “le carte in mano” per dettare condizioni agli Stati Uniti. “Dovete essere riconoscenti”, ha insistito il presidente americano, aggiungendo che senza il sostegno statunitense la guerra si sarebbe conclusa in poche settimane.

Il vicepresidente JD Vance ha rincarato la dose, accusando Zelensky di “mancare di rispetto” agli americani per le sue richieste di ulteriore supporto. “Non si viene alla Casa Bianca a mancare di rispetto al presidente davanti agli americani”, ha affermato Vance. Il leader ucraino ha replicato con fermezza: “Non sono venuto qui per giocare a carte“. Ha mostrato a Trump immagini delle atrocità della guerra, ribadendo che non ci dovrebbero essere “compromessi con un assassino sul nostro territorio”. Il leader ucraino ha sottolineato che la sicurezza del suo Paese dipende dal continuo sostegno americano, dichiarando: “Insieme possiamo fermare Putin“.

Trump, “o fai l’accordo o siamo fuori”, Zelensky, “Putin assassino, non voglio compromessi”

Trump ha posto un ultimatum a Zelensky: “O fai un accordo o noi ci tiriamo fuori, e se noi usciamo te la dovrai vedere da solo. Non credo che sarà una bella cosa”. Il presidente americano ha insistito sulla necessità di raggiungere un compromesso con Mosca, sottolineando che “non si può fare un accordo senza compromessi”. Ha tuttavia aggiunto che questi “non saranno così grandi come la gente pensa”.

Zelensky ha ribattuto che l’Ucraina ha bisogno della migliore difesa aerea statunitense per fermare Putin e per mantenere la stabilità anche dopo la guerra. “Putin è un killer, non voglio compromessi“, ha detto con determinazione il presidente ucraino.

JD Vance ha rincarato la dose attaccando Zelensky: “Pensi che sia rispettoso venire nello Studio Ovale degli Stati Uniti e attaccare l’Amministrazione che sta cercando di impedire la distruzione del tuo Paese?”. Il vicepresidente ha accusato il leader ucraino di mancare di rispetto agli americani che hanno anche loro problemi interni da affrontare.

Il nodo della tregua e delle forniture militari

Durante il suo incontro con Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, Donald Trump ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti nel continuare a fornire supporto militare all’Ucraina, ma ha anche messo in chiaro che questo sostegno non può essere illimitato. “Voglio chiudere il conflitto in fretta,” ha dichiarato, sottolineando che gli Stati Uniti non possono sostenere la guerra indefinitamente. Favoritismi a Putin? No piuttosto un ruolo da “arbitro” tra le due parti.

Dal canto suo, Zelensky ha confermato il suo impegno nel cercare una soluzione diplomatica, ma ha spiegato che per arrivare a un cessate il fuoco sono necessarie garanzie concrete. “Voglio un cessate il fuoco, ma con garanzie,” ha dichiarato il presidente ucraino.

Zelensky lascia la Casa Bianca, niente conferenza stampa

Dopo il violento scontro con Donald Trump, Volodymyr Zelensky ha lasciato la Casa Bianca, e la conferenza stampa congiunta è stata naturalmente annullata. E secondo quanto riportato da Fox News, sarebbe stato lo stesso Trump a chiedere direttamente a Zelensky di lasciare la residenza presidenziale dopo l’acceso confronto.

La risposta di Trump su Truth: “Zelensky torni quando è pronto per la pace”

“Oggi alla Casa Bianca abbiamo avuto un incontro molto significativo”, ha scritto il presidente americano su Truth. “È sorprendente ciò che emerge dalle emozioni e ho stabilito che il presidente Zelensky non è pronto per la pace se l’America è coinvolta, perché ritiene che il nostro coinvolgimento ci dia un grande vantaggio nei negoziati. Non voglio vantaggi, voglio Pace. Ha mancato di rispetto agli Stati Uniti d’America nel loro amato Studio Ovale. Potrà tornare quando sarà pronto per la pace“. 

L’accordo sulle terre rare è saltato?

Un altro punto cruciale dell’incontro era l’accordo sulle terre rare, che avrebbe dovuto essere firmato tra i due leader. Trump aveva definito l’accordo come “incredibile per l’Ucraina,” sottolineando che avrebbe garantito agli Stati Uniti l’accesso a risorse strategiche vitali. Per Zelensky, l’accordo rappresentava un “primo passo verso reali garanzie di sicurezza” per l’Ucraina, ma anche lui ha ribadito che il supporto degli Stati Uniti deve continuare.

Trump ha detto che vuole essere ricordato come un “pacificatore”, ma le sue dichiarazioni e le sue azioni sembrano indicare piuttosto una strategia di potere basata su ultimatum, dove la pace potrebbe essere solo un pretesto per ottenere vantaggi geopolitici e concessioni unilaterali.

Related Post
Categories: Mondo