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Trump-Zelensky, le reazioni: la Russia esulta per lo schiaffo di Donald ma l’Europa che conta è con il presidente ucraino

Dopo lo scontro tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca, l’Europa si compatta a sostegno dell’Ucraina, con l’eccezione di Orban. Macron, von der Leyen, Starmer e Meloni ribadiscono il loro impegno, mentre la Russia esulta per la frattura tra Kiev e Washington. Domani, vertice a Londra con i leader europei e Zelensky: sarà l’occasione per un fronte comune?

Trump-Zelensky, le reazioni: la Russia esulta per lo schiaffo di Donald ma l’Europa che conta è con il presidente ucraino

Dopo il duro scontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, i leader europei si sono schierati compatti a sostegno del presidente ucraino. Il messaggio è chiaro: Kiev non è sola. Se la Russia celebra lo strappo tra Washington e l’Ucraina, i governi europei si sono affrettati a ribadire il loro impegno per il supporto militare e finanziario a Zelensky.

Macron: “La Russia è l’aggressore, l’Europa deve garantire la sicurezza dell’Ucraina”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito con fermezza la posizione europea: “C’è un aggressore russo, bisogna rispettare chi lo combatte dall’inizio”. Parlando da un incontro Portogallo, ha poi aggiunto: “Se qualcuno gioca alla Terza Guerra Mondiale, il suo nome è Vladimir Putin, non Zelensky. Non possiamo permettere che Kiev venga lasciata sola. La sicurezza del nostro continente dipende dalla tenuta ucraina”. E lancia un’appello su un’Europa unita: serve”un’Europa che sia una potenza, ne abbiamo più che mai bisogno. Ci lavoro fin dall’inizio. E adesso è l’ora del sussulto”. 

Von der Leyen: “Ue non cambierà linea”

Anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha voluto inviare un messaggio chiaro: “La tua dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Sii forte, sii coraggioso, sii impavido. Non sei mai solo, caro presidente Zelensky”.

Lo stesso concetto è stato ribadito dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e dal premier polacco (presidente di turno dell’Ue) Donald Tusk, che ha scritto su X: “Caro Zelensky, cari amici ucraini, non siete soli”.

Dura anche la reazione del commissario Ue Paolo Gentiloni, che ha parlato di una scena “mai vista”: “Zelensky ha tenuto testa alle armi di Putin e ora viene aggredito in diretta tv alla Casa Bianca. Amo gli Stati Uniti, ma oggi mi vergogno”.

Starmer: “Regno Unito non abbandonerà mai l’Ucraina”

Anche il premier britannico Keir Starmer ha confermato il suo “sostegno incrollabile” a Kiev: “Il nostro impegno nei confronti dell’Ucraina è incondizionato. Non abbandoneremo mai un popolo che lotta per la propria libertà”. Londra, dunque, resta allineata con Parigi e Berlino nel garantire continuità nel supporto a Kiev.

La Germania ha ribadito il suo sostegno attraverso la ministra degli Esteri Annalena Baerbock: “Siamo uniti, assieme ai nostri alleati europei, al fianco dell’Ucraina e contro l’aggressione russa. L’Ucraina può contare sul nostro sostegno”. Anche il cancelliere uscente, Olaf Scholz, in un comunicato ha affermato: “Nessuno vuole la pace più delle cittadine e dei cittadini dell’Ucraina! Per questo noi cerchiamo insieme la strada per una pace duratura e giusta. L’Ucraina può fidarsi della Germania e dell’Europa”.

Meloni: “Italia sostiene Kiev, ma serve un percorso di pace”

Dall’Italia, la premier Giorgia Meloni ha ribadito il sostegno a Zelensky, pur sottolineando la necessità di un processo negoziale: “Ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per discutere delle grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina”.

L’eccezione ungherese: Orban plaude Trump

Se tutta l’Europa si schiera con Zelensky, l’Ungheria di Viktor Orban si distingue ancora una volta in controtendenza. Il premier ungherese ha lodato Trump per il suo approccio e ha ribadito la sua contrarietà all’invio di nuove armi a Kiev. “Gli uomini forti fanno la pace, gli uomini deboli fanno la guerra”, ha scritto Orban su X, ringraziando Trump per il suo presunto impegno a favore della “pace”.

La Russia esulta: “Uno schiaffo storico a Zelensky”

Dalla Russia, le reazioni sono state di pura soddisfazione. L’ex presidente Dmitri Medvedev ha attaccato Zelensky con parole durissime: “Finalmente il porco insolente ha avuto una sberla nello Studio Ovale”. Un commento che ben rappresenta il tono trionfale con cui Mosca ha accolto il gelo tra Washington e Kiev.

Non da meno, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha elogiato l’atteggiamento di Trump e del suo vice J.D. Vance: “Il fatto che Trump e Vance si siano trattenuti e non abbiano schiaffeggiato questo mascalzone è un miracolo di moderazione”. Per il Cremlino, lo scontro alla Casa Bianca rappresenta un punto di svolta nei rapporti tra Stati Uniti e Ucraina, come sottolineato da un alto funzionario di Mosca, che ha definito il faccia a faccia “un alterco storico”.

Che succede ora? Domani il vertice Ue-Zelensky

Lo scontro tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca ha lasciato il segno. Mentre la Russia esulta, l’Europa – con l’unica eccezione di Orbán – si compatta attorno al presidente ucraino, forse pronta a riaffermare il proprio ruolo diplomatico. Resta da vedere quale direzione prenderanno gli eventi: Washington continuerà a sostenere Kiev o prevarrà la linea di Trump? E l’Europa saprà mantenere un fronte unito e imporsi come mediatore nel conflitto e nelle relazioni tra Kiev e Washington?

Intanto, domani a Londra si terrà il vertice con i leader europei e Zelensky. Il premier britannico ha invitato rappresentanti di tutta l’Europa continentale, inclusi Francia, Germania, Danimarca e Italia, oltre a Turchia, Nato e Unione Europea. Vedremo quali risultati emergeranno dall’incontro.

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