“La guerra dei dazi ricorda il copione dei film di Quentin Tarantino”, twitta stamane Edward Moya, un analista citato da Reuters: colpi di scena a ripetizione, minacce cruente seguite da abbracci altrettanto insinceri. “È il mio modo di trattare – ha riconosciuto ieri Donald Trump di ritorno dal G7 – Mi ha sempre portato bene”. E così, dopo le minacce più roventi, ieri è stata la volta delle carezze. “Ho parlato con i cinesi – dice – stavolta sono davvero intenzionati a raggiungere un accordo”. I mercati applaudono, ma accolgono con una nota di scetticismo le ultime novità.
L‘ottimismo è giustificato anche dalla riapertura del dialogo con l’Iran, grande successo di Emmanuel Macron al G7 di Biarritz, ed all’evoluzione positiva della crisi italiana.
Ma il nuovo ribasso dello yuan conferma che la situazione resta ad alto rischio.
SALGONO I LISTINI CINESI, VENDITE SUI SAMURAI BOND
Stamattina, in Asia, il Nikkei di Tokyo è in rialzo dell’1,3%, l’Hang Seng di Hong Kong dello 0,2%, il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen dell’1,8%. Kospi di Seul +0,7%, S&P/ASX 200 di Sidney +0,6%.
Lo yuan scivola ai minimi da undici anni sul dollaro a 7,16, +0,2% (-3,6 ad agosto), neutralizzando buon parte degli effetti dei dazi. Bank of America Merrill Lynch e Goldman Sachs hanno rivisto al ribasso le previsioni sullo yuan visto a fine anno a 7,5.
Lo yen sale a 105,7 sul dollaro, spinta dall’accordo tra Trump e Shinzo Abe sui commerci ma anche dalla chiusura di posizioni speculative. La valuta giapponese è infatti molto usata nel carry trade, la strategia che prevede di indebitarsi in valute di paesi con tassi bassi e comprano poi bond o valute di paesi con tassi più alti (i Btp ad esempio).
Nei primi sei mesi dell’anno, 2 trilioni di yen (pari a 270 miliardi di dollari) hanno lasciato il Giappone: il Samurai Bond a dieci anni ha toccato ieri il minimo dal 2016 a -0,27%.
MEGAMULTA A JOHNSON E JOHNSON PER GLI OPPIOIDI
In rialzo ieri anche i mercati Usa: Dow Jones +1,05%, S&P 500 +1,10%. Nasdaq+ 1,32%.
Un tribunale dell’Oklahoma ha ritenuto la società farmaceutica Johnson&Johnson responsabile per la crisi degli oppioidi avvenuta nello Stato, condannandola a pagare 572 milioni di dollari di danni. Il titolo sale del 4% perché l’azienda temeva multe ben peggiori, fino a 17 miliardi di dollari.
Il titolo migliore è stato Apple (+1,90%), bene anche i semiconduttori.
Frena stamane l’oro a 1.528 dollari l’oncia, ma i segnali restano al rialzo: sono previsti per quest’anno acquisti per 650 tonnellate da parte di Cina e Russia.
SALE IL PETROLIO, TRUMP APRE ALL’IRAN
Il petrolio Brent è in rialzo dello 0,5% a 59 dollari il barile, dopo tre sedute consecutive di ribasso. Donald Trump ha detto di non voler un cambio di regime a Tehran e di essere pronto, a determinate condizioni, ad incontrare i vertici del paese.
Prima seduta della settimana positiva per i principali indici europei (Londra era chiusa per festività). Ad allentare la tensione anche nel Vecchio Continente sono state le novità sul fronte delle negoziazioni commerciali Usa-Cina, sufficienti a compensare l’ennesima nota negativa in arrivo dalla Germania: l’indice Ifo si è attestato a 94,3 punti ad agosto, in discesa rispetto ai 95,7 punti di luglio, ai minimi dal 2012. “Nel migliore dei casi, ci sarà stagnazione durante il terzo trimestre” ha detto commentando i dati Klaus Wohlrabe economista dell’istituto, aggiungendo che questo avrà delle ripercussioni anche sui numeri finali del Pil tedesco per il secondo trimestre, attesi per oggi.
MILANO AL TOP IN ATTESA DEL CONTE BIS
Piazza Affari, migliore borsa europea, ha chiuso in rialzo dello 0,99% sui massimi della giornata a 20.676 punti. Pd e Movimento Cinque Stelle lavorano per riuscire a presentarsi al Quirinale, con un’intesa sul nuovo governo guidato da Giuseppe Conte.
NUOVO LUTTO NELL’AUTO: MORTO FERDINAND PIECH
Più timidi gli altri listini della zona euro: Francoforte, +0,44%. Ieri sera si è spento Ferdinand Piech, il mitico leader dell’auto che ha costruito l’impero Volkswagen. A Piech, nipote di Fedinand Porsche, si deve il successo di Audi. Dopo la scomparsa di Sergio Marchionne e di Lee Iacocca, l’auto saluta il terzo grande che se ne va in poco più di un anno.
Parigi +0,45%. Il fondo speculativo Usa Third Point ha fatto il suo ingresso in EssilorLuxottica (+0,42%), con il probabile obiettivo di sfruttare i problemi di governance tra i due soci.
Madrid +0,34%. Londra ieri era chiusa per festività. L’Unione europea vuole che la Gran Bretagna adempia agli impegni finanziari presi quando faceva parte del blocco Ue anche in caso di una Brexit ‘no-deal’. Lo ha detto Mina Andreeva, portavoce della Commissione Europea.
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato ieri che in caso di uscita senza accordo Londra non sarà più obbligata per legge a liquidare i 39 miliardi di sterline per il divorzio pattuiti dal suo predecessore.
SPREAD STABILE ATTORNO AI 200 PUNTI
Il secondario italiano ha chiuso la seduta odierna poco mosso, in attesa dell’evoluzione della crisi.
Attorno alle 17,30, la forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a dieci anni si attesta a 201 punti base.
Il tasso del decennale è a 1,36%, stabile dall’apertura, da 1,31% dell’ultima chiusura.
Il Bund tratta a -0,66% (+1 punto base).
BANCHE +1,6% IN RIPRESA, CROLLA IL TITOLO JUVENTUS
Le banche hanno trovato la forza per riguadagnare parte del terreno perso venerdì: il comparto sale in media dell’1,6%. Intesa San Paolo e Ubi avanzano di circa il 2%. Unicredit +1%, Banco Bpm +1,3%.
Crolla il titolo Juventus (-3,92%) in rally da metà agosto: la speculazione non crede più nell’operazione Neymar. Sale invece la Lazio (+4%) dopo il brillante debutto in campionato.
Avanza Mediaset (+1,4%), dopo la notizia che Vivendi ha presentato ricorso per tutelare il suo diritto di voto all’assemblea del 4 settembre per la nascita della holding olandese, che dovrebbe essere il punto di partenza per un polo tv europeo.
Bene l’automotive dopo le aperture Usa sul fronte dei dazi: avanzano Ferrari +2,03%, Fiat Chrysler +1,38% e Pirelli +1,46%.
MAXI IMPIANTO ENEL (+1,72%) IN CILE. IL 5G RILANCIA TIM
Sale Enel (+1,72%). La controllata Green Power Chile ha avviato la costruzione di Campos del Sol il più grande impianto solare fotovoltaico in Cile con 382 megawatt di capacità installata.
Telecom +1,46%. Gli analisti guardano al lancio commerciale dei servizi 5G in Italia è avvenuto nelle grandi città a fine luglio con le prime offerte sia da parte di TIM che di Vodafone. Le due società sono riuscite ad anticipare di 4 anni gli obiettivi di copertura 5G (ad oggi il 21%).
CONTINUA LA RIPRESA DI TREVI
Trevi sale dell’8,6% proseguendo la corsa iniziata venerdì dopo che la famiglia Trevisani ha presentato un’ipotesi di adesione agli accordi per la realizzazione del piano di risanamento.