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Trump parla come Putin e attacca Zelensky e Biden: “Colpa loro la guerra in Ucraina”

Imagoeconomica

Avrebbe dovuto far finire la guerra in 24 ore. E invece a tre mesi dal suo insediamento Donald Trump si limita a inveire contro il presidente del Paese invaso, a 24 ore da una strage, quella di Sumy, che ha provocato almeno 34 morti.

Le accuse di Trump a Zelensky

Inizialmente Trump aveva battezzato la strage di Sumy come un “errore”. Poi, quando di fronte alle immagini strazianti e alle stesse dichiarazioni del Cremlino, ha capito che la tesi era ormai impossibile da portare avanti, ha cambiato versione, accusando l’Ucraina: “Mai iniziare una guerra con qualcuno che è 20 volte più grande di te”, ha detto alla Casa Bianca durante la visita del presidente del Salvador Nayib Bukele, salvo poi correggere il tiro e incolpare anche la Russia. “Joe Biden il corrotto e Zelensky hanno fatto un lavoro orribile nel permettere che questa tragedia iniziasse”, ha scritto Donald Trump su Truth, addossando de facto la responsabilità della guerra contro la Russia su Kiev. “La guerra tra Russia e Ucraina è la guerra di Biden, non la mia. Ma sto lavorando per far cessare morte e distruzione”. “Biden, Zelensky, Putin, sono tutti da condannare”, ha ribadito.

Zelensky: “Negli Usa prevale la narrazione russa”

“Credo purtroppo che negli Stati Uniti prevalgano le narrazioni russe”, ha risposto Volodymyr Zelensky, parlando con un giornalista della Cbs. “Come è possibile assistere alle nostre perdite e alle nostre sofferenze e continuare a credere che non siano i russi gli aggressori, che non abbiano iniziato loro questa guerra?”, ha aggiunto il presidente ucraino, che si poi ha parlato anche delle posizioni del vicepresidente Usa J.D. Vance. “Sta in qualche modo giustificando le azioni di Putin”, sostiene. “Qui c’è un aggressore e c’è una vittima, tutti lo capiscono”. 

Ue dura contro la Russia

Totalmente diversa la posizione della Ue sull’Ucraina. Bruxelles ha infatti intenzione di emettere un nuovo pacchetto di sanzioni “per aumentare ulteriormente la portata delle misure su petrolio e gas”, fa sapere l’Alta rappresentante dell’Unione europea Kaja Kallas, confermando però l’opposizione dell’Ungheria di Orbán.

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