Continua senza sosta la politica protezionistica di Donald Trump che nel giro di poche ore annuncia due misure fondamentali sulla sicurezza e sulla finanza. La guerra con la Cina non accenna ad arrestarsi: annunciati nuovi dazi per 50 milioni di dollari su 1.300 prodotti. Poche ore prima, il presidente Usa ha invece esplicitato l’intenzione di mandare i militari al confine con il Messico, in attesa del muro promesso in campagna elettorale per bloccare l’immigrazione alla frontiera.
NUOVI DAZI SULLA CINA
Per quanto riguarda i dazi, gli Stati Uniti imporranno tariffe del 25% sulle importazioni di merci cinesi. Lunghissimo l’elenco dei prodotti colpiti: medicinali, metalli, prodotti chimici industriali, robot industriali e attrezzature per le telecomunicazioni.
Alla base della decisione ci sarebbe il presunto furto cinesi di segreti industriali. Secondo gli Usa, Pechino avrebbe violato la proprietà intellettuale americana di software, brevetti e tecnologia.
Una mossa che rischia di esacerbare le tensioni sul fronte commerciale internazionale. Immediata è stata infatti la reazione cinese che ha a sua volta annunciato dazi su 106 diversi beni statunitensi che spaziano dalle auto ai prodotti chimici fino alla soia. Valore? Neanche a dirlo: 50 miliardi di dollari. Parallelamente il ministero del Commercio cinese “condanna con forza e si oppone fermamente” ai nuovi dazi Usa e annuncia ricorso al Wto.
Ricordiamo che lunedì, Pechino aveva imposto dazi su 128 prodotti made in Usa per un valore totale pari a 2 miliardi di dollari, reagendo alle tariffe stabilite da Trump su acciaio e alluminio.
La guerra dei dazi zavorra le Borse europee che viaggiano in territorio negativo: Milano -0,9%, Francoforte -1,1%, Parigi -0,6%, Londra -0,4%.
MILITARI AL CONFINE COL MESSICO
“Sorveglieremo il confine con i militari. E’ un grande passo”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in riferimento alla frontiera meridionale con il Messico, in attesa della costruzione del muro promesso per fermare il flusso di immigrazione illegale. “Non possiamo avere persone che entrano illegalmente nel nostro Paese, scompaiono e tra l’altro non si presentano in tribunale”, ha aggiunto Trump.
Le parole del presidente Usa per il momento rimangono solo l’ennesimo annuncio, ma Città del Messico ha chiesto chiarimenti formali al Dipartimento di Stato e al dipartimento per la Sicurezza Interna Usa. “Mi aspetto che nelle prossime ore avremo chiarimenti”, ha detto l’ambasciatore messicano a Washington Geronimo Gutierrez. “Certamente non è qualcosa di gradito per il governo messicano, ma ci aspettiamo di avere un’idea più chiara”.