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Trump nel caos: accuse negli Usa, niente accordo con Kim

Mentre il suo ex avvocato lo accusa di fronte al Congresso, The Donald conclude con un fallimento il secondo vertice con il dittatore nordcoreano – Cina: manifattura ai minimi dal 2016 e per gli Usa “sui dazi resta molto da fare” – Blitz del governo olandese su Air France/Klm – Tria accusa la Germania, poi fa dietrofront

Trump nel caos: accuse negli Usa, niente accordo con Kim

“È solo un truffatore e un gran bugiardo”. Sono le parole più gentili nei confronti del presidente Trump pronunciate ieri dal suo ex avvocato ed amico, Michael Cohen, nella sua testimonianza di fronte al Congresso, che l’ha accusato sia delle scorrettezze nelle presidenziali contro i democratici che dei pagamenti ad una pornostar.

Intanto, il vertice ad Hanoi fra Trump e il dittatore nordcoreano Kim Jong-un si è risolto in un nulla di fatto. “L’incontro è stato produttivo – ha detto il Presidente americano – ma è ancora troppo presto per firmare qualcosa. Sulla denuclearizzazione il presidente Kim non era pronti a darci quello che vogliamo: a volte è necessario lasciare il tavolo della trattativa”. Trump ha anche detto di aver “rifiutato la richiesta di togliere le sanzioni” avanzata da Pyongyang. “Le differenze sono state ridotte”, ma Kim “ha una certa visione che non coincide con la nostra”, ha concluso il presidente.

La geopolitica continua a tener banco sui mercati in attesa di dati economici che non si annunciano brillanti. A partire dai dati sul Pil Usa per cui si prevede un modesto +2,3% nel quarto trimestre dal +3,4% precedente. E non promettono meglio i dati Pmi europei in uscita domani.

Anche questo spiega la cautela degli operatori, peraltro ben poco turbati dagli scontri tra India e Pakistan: la Borsa di Mumbai è in lieve rialzo, così come la rupia sul dollaro.

“SUI DAZI RESTA MOLTO DA FARE”

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen segna un calo dello 0,2%. Il settore manifatturiero è in calo per il terzo mese di fila, scivolando ai valori minimi dal 2016. L’Hang Seng di Hong Kong invece è sulla parità.

Giù anche il Nikkei di Tokyo (-0,3%). Deludono le vendite al consumo e la produzione di auto ed elettronica.

Ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso in flessione dello 0,3%, quasi invariati il Nasdaq e l’S&P500.

Il governatore della Fed, Jerome Powell, ha ribadito alla Camera i giudizi già resi il giorno prima al Senato. Il rappresentante ai commerci Robert Lighthizer ha riferito sul negoziato con la Cina: sta andando bene, ha detto, ma non è il caso di parlare di chiusura imminente: “Moltissimo resta da fare”.

TONFO DI CELGENE. TENCENT TRATTA UNIVERSAL

Da segnalare nel dopoborsa la caduta del colosso del biotech Celgene (-9%). Il fondo Wellington, il primo socio di Bristol Myers, la società farmaceutica che all’inizio dell’anno aveva lanciato un’offerta pubblica con un premio del 50% sui prezzi del giorno prima, ha detto no all’aggregazione.

Secondo Reuter si profila un’operazione clamorosa: il private KKR, in coppia con il colosso cinese Tencent, è in trattative per rilevare da Vivendi il controllo di Universal Music, un deal da 20 miliardi.

Petrolio Brent in ribasso stamattina dello 0,3% a 66,2 dollari, ieri, anche per effetto del forte calo delle scorte strategiche degli Stati Uniti, il greggio del Mare del Nord ha chiuso in rialzo di quasi il 2%.

MILANO UNICA BORSA CON IL SEGNO PIÙ

Forte della spinta delle banche, la Borsa di Milano (+0,19% a quota 20.498 punti) è stata l’unica a chiudere la giornata in terreno positivo. Nel corso della seduta l’indice si era portato sui nuovi massimi da metà ottobre a 20.560 punti. Si è trattato del quarto rialzo consecutivo.

Chiudono in terreno negativo gli altri listini europei, a partire da Francoforte: -0,41% dopo sei sedute positive nonostante il balzo in avanti di Bayer (+4,2%).

BLITZ DEL GOVERNO OLANDESE SU AIR FRANCE/KLM

Parigi -0,26%: Air France-Klm perde il 12%, dopo l’ingresso a sorpresa nel capitale dello Stato olandese con una quota del 12,7%.

Iag, la holding che controlla British Airways e Iberia ha invece deciso la distribuzione di un dividendo straordinario: il titolo ha perduto il 7% in due giorni. Madrid arretra dello 0,15%.

Fuori dall’Eurozona, Londra -0,58%, Zurigo -0,52%.

UE: ITALIA, GRECIA E CIPRO I PAESI PIÙ SQUILIBRATI

Insieme a Grecia e Cipro, l’Italia è uno dei paesi dell’Unione europea che continuano a evidenziare un eccessivo squilibrio economico. Il documento dell’esecutivo Ue torna a mettere in luce i punti deboli della legge di bilancio 2019 “che prevede – si legge – misure di politica economica che annullano progressi di importanti riforme precedenti, in particolare in tema di pensioni, senza comprendere provvedimenti che favoriscano la ripresa del potenziale di crescita”.

Il commissario Ue Pierre Moscovici ha sottolineato che quando l’espansione economica rallenta “è gioco forza che ci siano ricadute sulla tenuta dei conti pubblici”. E questo è noto a tutti, compreso naturalmente il governo italiano, ha aggiunto il commissario Ue per gli Affari economici e monetari.

TRIA ACCUSA LA GERMANIA, POI FA DIETROFRONT

L’Italia nel 2013 fu “praticamente ricattata” dalla Germania sull’attuazione del bail-in. È quanto ha detto Giovanni Tria in audizione al Senato. “Credo che quando fu introdotto il bail-in fossero tutti contrari – ha detto – Quel che so è che la Banca d’Italia si oppose in modo discreto, Fabrizio Saccomanni, almeno ho letto una sua dichiarazione, fu praticamente ricattato dal ministro delle Finanze tedesco, che se l’Italia non accettava si sarebbe diffusa la notizia che l’Italia non accettava perché aveva un sistema bancario prossimo al fallimento”. In serata il ministro italiano ha fatto retromarcia: si è trattato di “un’espressione evocativa ma infelice, senza un’accusa specifica alla Germania o al ministro delle Finanze dell’epoca”.

Gli indici sulla fiducia dei consumatori e delle imprese manifatturiere italiane sono risultati in calo a febbraio: il
primo è sceso al livello più basso da agosto 2017 e il secondo al minimo da agosto 2016.

ASTA BTP OK, MA LO SPREAD TORNA A SALIRE

Giornata di vendite sulle obbligazioni, in Europa e negli Stati Uniti. Treasury Note a dieci anni a 2,68% (+5 punti base). Anche se l’asta del nuovo decennale è andata abbastanza bene, sul secondario il BTP a dieci anni si indebolisce a 2,79%, da 2,70% di ieri, così come il Bund, a 0,15%, da 0,12% di ieri. Lo spread si è attestato a 264 punti da 260.

In mattinata il secondario aveva messo a segno un recupero in concomitanza con le aste di fine mese. Il Tesoro ha assegnato tutti i 7,25 miliardi di euro offerti in Btp e Ccteu, tra cui il nuovo titolo decennale, con tassi tuttavia in rialzo per il 5 anni al massimo da dicembre e per il decennale da novembre scorso.

BANCHE SUPERSTAR, INTESA COLLOCA UN BOND

Dopo mesi di letargo si sono risvegliati i titoli bancari, che fanno meglio del resto d’Europa: l’indice settoriale avanza del 2,3% contro l’1,4% dello Stoxx europeo.

Unicredit +2% e Intesa Sanpaolo +2,5% dopo aver collocato una nuova obbligazione garantita: scadenza cinque anni, importo un miliardo.
Bene anche Bper Banca (+2,7%), che oggi annuncerà tagli del personale e chiusura di filiali. Meglio Banco Bpm (+4%).

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nella sua audizione al Senato ha detto di essere favorevole all’abrogazione delle norme che chiamano in causa, oltre agli azionisti, anche i sottoscrittori di bond subordinati ed una certa classe di correntisti, in caso di fallimento delle banche (bail in).
Il ministro ha anche parlato a favore del fondo per i risparmiatori truffati: sarà messo nelle condizioni di non violare le norme comunitarie.

CHEMCHINA FA SBANDARE PIRELLI

Pirelli in ribasso di oltre il 4%. Bloomberg ha rivelato che l’azionista di controllo ChemChina sta valutando di ridurre la sua partecipazione. Marco Tronchetti Provera ha definito le indiscrezioni “pura speculazione”.

Fiat Chrysler -0,7%. Donald Trump ha ringraziato con un tweet il gruppo per l’investimento di 4,5 miliardi di dollari in diversi impianti in Michigan. Prevalgono le vendite anche su Brembo (-2,5%).

In discesa Moncler (-2,2%): HSBC taglia a Hold da Buy. Juventus arretra del 3,01%. Giù anche Stmicroelectronics (-2%). Leonardo invariata.

FINCANTIERI CONCEDE IL BIS, NUOVO RECORD PER TECHNOGYM

Continua il rally di Fincantieri, +6,9% dopo i conti: Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 1,25 a 1,3 euro, confermando la raccomandazione hold.

Technogym +5,6% e nuovo record storico. Citigroup avvia la copertura con il giudizio Buy.

Ima (+3,9%) compra le quote di controllo di Spreafico Automation e Tecmar, la spesa complessiva per le due acquisizioni è 11 milioni di euro. I contratti preliminari prevedono per l’acquirente la possibilità di salire al 100%.

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