Donald Trump intende costruire il muro col Messico immediatamente. Lo ha detto il neo presidente Usa in un’intervista alla Abc, confermando che alla fine sarà il Messico a pagare la fattura “in qualche modo”. E ancora: “Inizieremo appena possibile”, nel giro di “mesi”. Sean Spicer, portavoce della Casa Bianca, ha confermato nel briefing che Donald Trump firmerà due ordini esecutivi, uno dei quali sull’immigrazione e sulla sicurezza dei confine che comprende la costruzione di una grande barriera al confine col Messico, oltre a un aumento dei controlli di frontiera e la costruzione di nuovi centri detentivi.
Già in precedenza in un tweet, il neopresidente aveva ribadito le sue intenzioni in questo senso: “Grande giorno domani (oggi in Italia, ndr) per la sicurezza nazionale. Tra le tante cose, costruiremo il muro!”. E come prima conseguenza dell’effetto Trump, il presidente del Messico Peña Nieto, ha rinunciato a partecipare al vertice della Comunità degli Stati dell’America Latina e i Caraibi (Celac), in programma oggi e domani a Punta Cana, in Repubblica Dominicana.
“Mi rammarico e disapprovo la decisione degli Stati Uniti di continuare la costruzione di un muro che da anni, ben lungi dall’unirci, ci divide. Il Messico non crede nei muri. L’ho detto più e più volte: il Messico non pagherà nessun muro” ha affermato Peña Nieto in un messaggio televisivo.
In un comunicato, il ministero degli Esteri ha informato che Peña Nieto – che doveva viaggiare a Punta Cana mercoledì pomeriggio, e tornare in Messico giovedì sera – ha dovuto cambiare i suoi programmi “per motivi di agenda interna”. L’elezione alla Casa Bianca di Donald Trump – che promuove una politica protezionista e di forti restrizioni in materia di migrazioni – ha messo in difficoltà il presidente messicano, che dovrebbe incontrare il suo collega statunitense martedì prossimo.