Donald Trump annuncia la tregua commerciale con l’Europa. Dopo i tweet al veleno dei giorni scorsi in cui definiva l’Ue “un nemico degli Usa”, il Presidente americano coglie l’occasione del vertice con Jean Claude Juncker per costruire un successo mediatico all’insegna della “svolta” nei rapporti internazionali. Con le debite differenze, il numero uno della Casa Bianca segue dunque con il Presidente della Commissione europea lo stesso schema già sperimentato con il presidente russo Vladimir Putin e con il dittatore nordcoreano Kim Jong-un.
“Oggi è un grande giorno, abbiamo lanciato una nuova fase nei rapporti commerciali tra Usa ed Europa – ha detto Trump dopo l’incontro di tre ore con Juncker – L’obiettivo è quello di zero tariffe, zero barriere commerciali non tariffarie e zero sussidi sui beni industriali che non siano auto”.
Great to be back on track with the European Union. This was a big day for free and fair trade!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 26 luglio 2018
Soddisfazione anche per Juncker, che è riuscito dove avevano fallito la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente Emmanuel Macron: “Ero venuto qui per trovare un’intesa e l’abbiamo trovata”.
Le tariffe su acciaio e alluminio imposte all’inizio di giugno dagli Stati Uniti saranno riesaminate. In cambio, l’Ue s’impegna ad acquistare più soia – in modo da compensare le perdite americane causate dal braccio di ferro con la Cina – e più gas naturale liquefatto americano.
European Union representatives told me that they would start buying soybeans from our great farmers immediately. Also, they will be buying vast amounts of LNG!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 26 luglio 2018
Sembra quindi scongiurata l’escalation protezionistica minacciata fra le due sponde dell’Atlantico nelle ultime settimane.
Stando alle parole di Trump, tuttavia, l’accordo non comprende le automobili. Secondo la commissaria europea per il Commercio, Cecilia Malmstroem, che ha accompagnato Juncker a Washington, se gli Stati Uniti rendessero effettive le minacciate misure protezionistiche sull’importazione di automobili dall’Unione europea, quest’ultima risponderebbe con tariffe punitive su circa 20 miliardi di dollari di prodotti made in Usa.
Tuttavia, i piani di nuovi dazi americani del 25% entro fine anno su vetture e componenti d’importazione dall’Ue rimarranno congelati almeno finché saranno in corso le trattative per una completare revisione delle regole del Wto.