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Trump frena sulla Siria e le Borse rimbalzano: Milano la migliore

Il parziale allentamento della tensione internazionale sulla Siria ridà fiato ai mercati azionari, tutti in territorio positivo – Piazza Affari tra le più vivaci con un guadagno di oltre un punto percentuale: bene i titoli bancari e tecnologici – Rimbalzano anche Telecom Italia e Mps – La Champions non nuoce alla Juventus.

Trump frena sulla Siria e le Borse rimbalzano: Milano la migliore

I cinguettii meno bellicosi di Donald Trump sulla Siria e il rialzo del dollaro sull’euro, incoraggiano oggi i mercati europei, che chiudono positivi, soprattutto nell’area della moneta unica. L’opening bell è intonata anche a Wall Street a seguito del Tweet del presidente:  “Non ho mai detto quando un attacco alla Siria avrebbe avuto luogo. Potrebbe essere molto presto o anche non presto!”. E tanto basta.

Piazza Affari è la migliore, +1,27%, 23.304 punti base. Stm, +4,93% è regina del listino e le banche sono ben intonate. Guadagna quasi un punto percentuale Francoforte (+0,98%), mentre restano leggermente più arretrate Parigi +0,59% e Madrid +0,1%.

Piatta Londra, mentre Zurigo avanza +0,78%. In frazionale ripresa Mosca, +0,82%, con il rublo che, dopo le recenti perdite, si apprezza sul dollaro. Il biglietto verde recupera posizioni invece contro l’euro e il cross scende a 1,231. A innescare i movimenti contribuisce il rallentamento della produzione industriale dell’area della moneta unica, in febbraio, superiore alle attese. Un dato che influirà sulle scelte della Bce, la quale, già nelle minute dell’ultima riunione, ribadisce la necessità di una politica accomodante e di monitorare l’andamento dell’euro.

Il petrolio perde leggermente quota, con il Brent a 71,48 dollari, -0,8%, anche se la crisi internazionale sembra tutt’altro che superata, con i leader europei che puntano il dito contro Assad, mentre Angela Merkel si sfila da un eventuale conflitto.

Oro in discesa a 34,92 euro al grammo (-0,75%). Sul secondario risalgono leggermente il rendimento del Btp 10 anni, 1,81% e lo spread con il Bund di pari durata, che si porta a 129.80 punti (+0,54%).

In Piazza Affari fra le blue chip migliori troviamo Unipol, +2,73%, che beneficia della conferma delle raccomandazioni ‘outperform’ e ‘buy’ da parte di Mediobanca ed Equita Sim, anche se notizie stampa mettono in guardia sui debiti di Holmo.

Bene Cnh, +2,42%. Denaro su Unicredit, +2,41%, che oggi ha rinnovato il cda con Fabrizio Saccomanni destinato alla presidenza e Jean Pierre Mustier confermato nel ruolo di amministratore delegato.

Recupera Exor, +2,13%. Arrotonda i guadagni Telecom, +0,75%. Secondo quanto risulta a Radiocor, nell’agenda del Governo, oggi, alle 18, c’è un provvedimento che riguarda il golden power sulla società.

Sul Ftse Mib solo tre titoli chiudono in rosso: Moncler -0,3%; Italgas -0,04% e Finecobank -0,46%. Piatte Atlantia e Ynap +0,08%.

La bruciante eliminazione dalla Champions League non penalizza il titolo della Juventus, anche anzi guadagna il 3% a 0,6105 euro per azione.

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