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Trump e Putin schiacciano il petrolio, Netflix tracolla

FIRSTonline

Donald Trump ha scelto: i nemici sono Cina e Unione Europea, citati davanti al Wto per aver reagito ai dazi Usa. La Russia di Putin, accusata dalla “disastrosa” inchiesta dell’Fbi di aver tramato per la sua elezione alla Casa Bianca, è un partner assai più affidabile. I mercati finanziari, ovviamente, prendono atto della situazione che si è creata nei 23 minuti di colloqui tra i due leader ad Helsinki. A partire dalla ricaduta più immediata, quella sui prezzi del petrolio, in ritirata come voleva il presidente Usa.

BRENT A 72 DOLLARI (-4,6%). CADE SAIPEM

Il Brent è precipitato ieri sera poco sopra i 72 dollari (-4% abbondanti rispetto alla vigilia). Stamane il prezzo è sui minimi da aprile a 72,1 dollari il barile, dal -4,6% della chiusura. Anche l’Arabia Saudita si muove in sintonia: pare, secondo indiscrezioni, che nelle ultime ore il Regno saudita abbia offerto ad alcuni clienti la possibilità di aumentare gli acquisti di petrolio. Riaprono, infine, i terminali dei porti libici.

A Wall Street l’indice dei titoli Energy è sceso dell’1,2%. A Piazza Affari il ribasso dei titoli oil ha provocato la discesa dell’indice principale in terreno negativo: Eni ha ceduto 1,4%, Tenaris – 1%, più pesante la caduta di Saipem (-4,3%).

TASSI USA: JPM MORGAN VEDE BOND OLTRE IL 3%

Archiviato il dossier geopolitico, i mercati si stanno concentrando sulle due audizioni, la prima oggi, del presidente della Fed Jerome Powell al Congresso, l’occasione per valutare le prossime mosse della politica monetaria Usa. JP Morgan ritiene che il decennale salirà oltre quota 3% nel breve-medio periodo. Lo spread due-dieci anni, sceso a 15 punti base, è destinato nel lungo periodo ad azzerarsi e a diventare negativo, ma il rischio per quest’estate è un forte incremento del differenziale oltre quota 50 punti base.

“SOLO” CINQUE MILIONI DI ABBONATI IN PIÙ: TRACOLLA NETFLIX

Il bond decennale americano tratta stamane a 2,86%.

La Borsa del Giappone, ieri chiusa per festività, è in rialzo dell’1%. Scendono i mercati azionari della Cina, mentre lo yuan si apprezza leggermente a 6,67 su dollaro. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -1,1%. Hong Kong -1%. In lieve rialzo l’India e la Corea.

Il calo del petrolio ha segnato anche la seduta di Wall Street: S&P -0,10%, Nasdaq -0,28%. Lieve rialzo per il Dow Jones (+0,18%).

Tonfo di Netflix (-14%) nel dopo Borsa dopo l’annuncio dei risultati del trimestre. Gli abbonati sono saliti di 5,2 milioni, un milione meno delle stime.

MUSK DÀ DEL PEDOFILO AL SALVATORE DEI RAGAZZI IN THAILANDIA

In calo anche Tesla (-2,8%) dopo l’ultima uscita di Elon Musk su Twitter: il ceo ha dato del pedofilo a Vern Unsworth, lo speleologo inglese che ha raggiunto per primo i 12 ragazzi intrappolati nella caverna nel Nord della Tailandia. Unsworth l’aveva accusato di essere andato a caccia di pubblicità, in quanto aveva offerto al team impegnato nel salvataggio un mini sottomarino da usare nella grotta.

DEBOLE L’EUROPA, OGGI I DATI SULL’AUTO

Prevista un’apertura in lieve rialzo per i listini europei, in attesa dei dati sulle immatricolazioni di auto nei principali Paesi (Germania, Francia ed Italia). In discesa ieri pomeriggio le Borse europee, frenate dalla revisione al ribasso delle stime del Fondo Monetario. Nel Vecchio Continente, si legge nel report, “sono cresciute le incertezze sulla politica migratoria, la governance dei bilanci, le norme riguardanti lo stato di diritto e l’architettura istituzionale dell’euro”. Ancor più importante la frenata del petrolio.

Piazza Affari, dopo una mattinata in terreno positivo, perde lo 0,32% e scende a 21.822 punti su scambi per 1,38 miliardi. Francoforte+0,18% grazie alla robusta e sorprendente performance di Deutsche Bank (+7,28%). Nel secondo trimestre 2018 il gruppo tedesco ha registrato un utile netto di circa 400 milioni di euro, un risultato nettamente superiore alle stime degli analisti (159 milioni), diffuse dall’istituto l’11 luglio scorso.

Deboli Parigi (-0,36%), Madrid (-0,15%) e Zurigo (-0,18%). Londra (-0,79%) ha sofferto la discesa delle materie prime e il progresso della sterlina.

FMI VEDE L’ITALIA IN GRIGIO

Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita del Pil italiano quest’anno e il prossimo, prevedendo un impatto negativo sulla domanda interna dell’allargamento dello spread innescato dall’incertezza politica e dai timori sulle future misure economiche del governo. Il Fondo ha abbassato la proiezione di crescita del Pil italiano nel 2018 all’1,2%, dall’1,5% indicato in aprile; per l’anno prossimo, l’organismo di Washington vede una crescita dell’1,0%, contro l’1,1% indicato in aprile.

Si è allentato lo spread fra decennale italiano e tedesco: 221.40, -2,51%. Si è manifestata una tendenza alle ricoperture dopo la cancellazione delle aste dl Tesoro di metà agosto. Di buon auspicio l’irripidimento della curva 2-10 anni. Il mercato ha anche tratto benefici dalla conferma di venerdì del rating italiano da parte di Dbrs a ‘BBB (high)’ con outlook stabile.

LEONARDO SCELTA PER IL PROGETTO TEMPEST

È stata la giornata della riscossa di Leonardo (+1,4%), grande protagonista al salone dell’aviazione di Fanborough. Il gruppo italiano curerà l’avionica del nuovo cacciabombardiere britannico, il Tempest all’interno di un consorzio di cui fanno parte Bae, Mbd e Rolls Royce. Il progetto ha un valore iniziale di due miliardi di sterline. La società ha anche annunciato di essere stata scelta con Milestone Aviaon Group da Saudi Aramco per il suo programma di rinnovo della flotta di elicotteri medi.

Meno buone le notizie da Londra per Cnh Industrial (-1%): secondo Bloomberg la società rischia una multa in Gran Bretagna per aver fatto cartello sui prezzi dei camion.

MORGAN STANLEY PREMIA ITALGAS E SNAM

Morgan Stanley ha dato la carica al settore utility. Avanza Italgas (+1,7%) su cui il broker ha alzato il target price a 5,20 euro confermando la raccomandazione “equalweight”. Promozioni anche per Terna, piatta, e Snam (+0,8%). Enel -0,5%. Il fondo Blackrock ha ridotto la partecipazione al 4,88%, da 5,18%.

Spinta dal Brasile per Telecom Italia (+1,6%).Tim Brasil, azienda controllata da Tim, è considerato dagli analisti il migliore fra gli operatori brasiliani, arrivando a superare nel consensus anche Telefonica Brasil. La società pubblicherà giovedì 19 i dati semestrali, la capogruppo italiana seguirà il giorno 24.

MEDIASET, OPA IN VISTA SU EI TOWERS

Da segnalare la performance di Inwit (+4,73% a 6,86 euro) dopo che Credit Suisse ha incrementato il target price a 7,6 da 6,8 euro, confermando il rating “outperform.

Mediaset (-0,8%) ha raggiunto un accordo con Perform per offrire ai suoi abbonati la visione sulla propria piattaforma di alcune partite di Serie A. Secondo i dati Auditel la controllata Fininvest ha registrato durante i Mondiali 650 mila spettatori in più nel giorno medio e 3,2 milioni in più nella prima serata

La società, assieme a F2i, si appresta a lanciare un’Opa su Ei Towers +1,65%, già controllata al 40%. Tra le promozioni di ieri figura anche Campari (+1,6%). Deutsche Bank alza i target price a 7,60 euro. Nuova retrocessione invece per Ferragamo +0,5%: HSBC ha tagliato il target price a 20 euro. Brunello Cucinelli +2%.

DEUTSCHE BANK DÀ LA CARICA ALLE BANCHE

La sorpresa positiva dei conti di Deutsche Bank ha dato ieri la spinta al settore bancario, confortato nel pomeriggio anche dai dati di Bank of America. L’indice europeo di settore è salito dello 0,7%, quello delle Banche italiane, in frenata nel finale, dello 0,4%. In evidenza Ubi (+1,01%) e Bper (+0,67%).

Altro colpo di scena in Carige (+1,15%). Vittorio Malacalza ha dato le dimissioni dal consiglio e il mercato scommette sull’aumento della quota di Raffaele Mincione nella banca.

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