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Trump contro il coronavirus non convince Wall Street

FIRSTonline

“Siamo pronti, molto pronti a far fronte all’epidemia”, ha sillabato Donald Trump davanti alle telecamere, annunciando di aver affidato al suo vice Mike Pence la guida della lotta al virus. Ma Trump, accusato dai democratici di aver sottovalutato la minaccia, ha tenuto a far sapere che, a suo dire, “la colpa è dei media, che stanno esagerato la minaccia e seminando la paura sui mercati”. L’effetto di queste parole è stato però annullato dalla notizia che le autorità sanitarie avevano messo sotto esame 83 casi sospetti, confinati nei pressi di New York. Notizie sul contagio sono arrivate pure dalla California così come da Germania, Norvegia e altri Paesi finora immuni, compreso il Brasile. Insomma, il virus rallenta la sua corsa in Cina, ma si espande un po’ ovunque con grande rapidità, al punto che la Food and Drug americana parla ormai di pandemia.

E così le rassicurazioni di Trump non hanno tranquillizzato i mercati, che si sono girati in ribasso ieri sera, dopo aver fallito la missione fiducia. Il Dow Jones ha chiuso giornata in rosso dello 0,46%, così come l’indice S&P 500. Solo il Nasdaq ha conservato un modesto guadagno (+0,17%). Stanotte le vendite sulle azioni si sono di nuovo intensificate, soprattutto su quelle del Giappone: stamattina il Nikkei di Tokyo segna un calo del 2,3%. Il Paese del Sol Levante ha annullato il campionato di Sumo. In ribasso dell’1% il Kospi coreano. Le uniche Borse dell’area Asia Pacifico in rialzo sono quelle della Cina: l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen guadagna lo 0,8%. Per la prima volta i casi di contagio in Cina sono meno numerosi che nel resto del pianeta.

I futures sulle Borse segnalano che la paura è destinata a governare ancora le sorti dei mercati. Il rimbalzo di ieri in Piazza Affari non segna di sicuro un’inversione di tendenza dopo quella che Guido Maria Brera di Kairos, con felice immagine, ha definito “la Chernobyl della globalizzazione”. Cresce ancora, infatti, l’avversione al rischio.

Il rendimento del Treasury Note a dieci anni scende su livelli mai visti nella storia, a 1,30%. Record anche per il bond decennale dell’Australia, a 0,84%.

Minimo degli ultimi 15 mesi per il petrolio Brent, a 52,7 dollari il barile: stamattina il greggio del Mare del Nord segna un calo dell’1,4%.  Oro in rialzo dello 0,5% a 1.650 dollari l’oncia.

MILANO GUIDA IL RIMBALZO, STENTA FRANCOFORTE

Dopo un ribasso di circa il 10% accumulato in sole quattro sedute, la Borsa di Milano è rimbalzata con decisione. Emergenza superata? Assolutamente no, visto che il contatore dei contagi continua a salire, ma a favore di Piazza Affari hanno giocato vari fattori, a partire dalla prospettiva di poter beneficiare delle clausole di flessibilità che consentono deroghe alle norme di bilancio Ue per far fronte all’emergenza, come ha detto ieri il Commissario economico del blocco, Paolo Gentiloni.

Di qui una seduta al rialzo: +1,44%, a 23.422 punti base, in forte ripresa dai minimi della mattina (-2%), ma in flessione rispetto ai massimi segnati nel corso del pomeriggio (+2%).

Più modesti i guadagni nel resto d’Europa: Parigi +0,09%, Madrid +0,73%; Londra +0,39%. In rosso resta Francoforte (-0,13%).

LAGARDE: CHI PUÒ AUMENTI LA SPESA

La presidentessa della Bce, Christine Lagarde, ha ribadito ieri il suo appello ai governi della zona euro perché ricorrano ai margini di bilancio per alimentare la crescita, soprattutto in questo momento di rallentamento per il blocco.

Il richiamo alla Germania è risuonato forte e chiaro anche in un documento pubblicato ieri dalla Commissione Europea in cui si rinnova la richiesta alla prima economia della zona euro. “La modesta parte di Pil destinata dalla Germania agli investimenti mette in pericolo le sue stesse potenzialità ed ha implicazioni negative per l’area euro”.

I mercati prezzano un taglio dei tassi di 10 punti da parte della Bce.

SPREAD A 149, OGGI ALL’ASTA I BTP A 5 E 10 ANNI

A fine seduta lo spread è tornato attorno a 149 punti, dopo aver toccato nel corso della giornata un massimo a 158. Il bund decennale tratta a -0,49%.

Il rendimento del decennale è ridisceso a 0,99%, dopo un picco a 1,06%.

L’asta dei Bot si è chiusa con un rialzo dell’interesse al massimo da fine dicembre, a -0,287% dal -0,355% precedente.

Oggi il Tesoro offrirà fino a 7,5 miliardi di Btp a 5 e 10 anni, più un Ccteu.

L’agenzia di rating Dbrs ha detto di vedere implicazioni limitate sull’economia italiana. Moody’s ha detto che il coronavirus aumenta il rischio che l’Italia scivoli in recessione, ma ritiene che difficilmente avrà un impatto sul merito di credito del Paese.

PIAZZA AFFARI GIOCA UN TRIS

Saipem, Tim e Fca. Piazza Affari ha giocato ieri un tris d’eccezione.

1) VOLA SAIPEM, DOPO SETTE ANNI TORNA IL DIVIDENDO

Guida la corsa Saipem: +5% dopo un trimestre capolavoro. La società ha chiuso il 2019 con un utile netto di 12 milioni di euro, dalla perdita di -472 milioni del 2018. Il risultato adjusted è stato di 165 milioni contro i 25 milioni dell’anno scorso. La società torna a distribuire un dividendo in contanti di 0,01 euro per azione, dopo sette anni di digiuno.

A livelli record il portafoglio ordini (25 miliardi di euro), in forte calo l’indebitamento finanziario inferiore ai 500 milioni contro 1,2 miliardi del 2018.

2) TIM, OGGI L’OFFERTA KKR SULLA RETE FISSA

Tim mette a segno un guadagno del 3,6%, a 0,53 euro. Oggi è atteso l’esame nel Cda dell’offerta non vincolante da parte di KKR per una quota di minoranza nella rete fissa. Il potenziale compratore è pronto a rilevare il 42% dell’asset, valutato 7,5 miliardi di euro a livello di EV. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, rilasciato la seguente dichiarazione: “Ritengo che l’Italia abbia bisogno di accelerare sul sentiero dell’innovazione tecnologica, assicurando ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni l’opportunità di avere a disposizione un’infrastruttura nazionale di comunicazione in banda ultralarga, basata su una capacità di trasmissione dati efficace e veloce”

3) FCA: UTILI RECORD DI PEUGEOT

Fiat Chrysler (+4,6%) intende proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,7 euro, in linea con le previsioni. Ma il titolo si è allineato al balzo di Peugeot (+5%), trainata dal dividendo e dai risultati record: i ricavi si sono attestati a 74,7 milioni di euro, meglio delle aspettative del consensus. Molto buono l’andamento della redditività, con un margine operativo a 8,5%. Il ceo Carlos Tavares, destinato a prender le redini del gruppo italoamericano dopo la fusione, ha detto che, almeno al momento, non c’è necessità di ristrutturazione e di ridurre i modelli prodotti da Fca. Inoltre l’agenzia di rating Moody’s ha detto che i risultati 2019 della casa automobilistica francese sostengono gli attuali rating Baa3 con outlook stabile.

Corre anche Pirelli (+2,2%). Ferrari +0,9%, Piaggio +5% dopo i risultati.

GOLDMAN SACHS RAFFORZA I BUY SU BPM E UNICREDIT

In recupero anche le banche. Goldman Sachs ha rafforzato il Buy su Banco Bpm (+0,3%) e Unicredit (+0,2%). Ubi Banca +0,6%. Un investitore istituzionale sarebbe pronto ad entrare nel patto di sindacato CAR, attualmente al 17,7%, in modo da portare la presa sulla banca a circa il 20%. Intesa Sanpaolo +0,7%. Allunga Mps (+3%).

Hermes comincia a vedere un ritorno alla normalità in Cina. Salvatore Ferragamo+1,5%. Deutsche Bank taglia il target price a 19,5 euro. Moncler +1,6%.

CAMBIO DELLA GUARDIA IN A2A

Tra le utilities, bene Enel (+0,9%): positivi i conti di Endesa. Debole A2A (-1,16%) nonostante i risultati preliminari 2019 migliori della guidance. A pesare, le indiscrezioni secondo cui i sindaci di Milano e Brescia, i due comuni principali azionisti della utility, avrebbero trovato l’accordo sulla nomina di Marco Patuano presidente (decisione che spetta al capoluogo di regione) e Renato Mazzoncini come Ad (nomina che spetta a Brescia).

IL TRIBUNALE OLANDESE DÀ RAGIONE A MEDIASET

Corre Mediaset (+4,49%): i giudici del tribunale olandese a cui si era rivolta Vivendi per impedire la nascita della holding MfE hanno rigettato il ricorso di urgenza dei francesi. “Presenteremo appello contro questa decisione, dal momento che se il piano di fusione andasse avanti, porterebbe un danno sproporzionato per tutti gli azionisti di minoranza”, ha commentato un portavoce del socio francese.

TAMBURI SI RAFFORZA IN OVS

Al di fuori del paniere principale, vola Falck Renewables (+8%). Ovs +6%: Tip ha arrotondato la quota nella catena di distribuzione. Ancora giù Autogrill (-2,3%), e Technogym (+0,4%).

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