Roma letteralmente blindata per la visita del presidente americano Donald Trump, arrivato ieri nella Capitale dopo la tournée in Medio Oriente e che oggi incontrerà prima Papa Francesco in Vaticano e poi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Paolo Gentiloni.
La scaletta degli incontri è suscettibile di cambiamenti per motivi di sicurezza, ma è certo che l’incontro col Pontefice sarà di mattina: Bergoglio avrebbe chiesto al presidente Usa di non arrivare in elicottero per non disturbare i fedeli in piazza San Pietro per la messa del mercoledì, e di entrare da un ingresso protetto, secondo le indiscrezioni riportate da alcuni giornali. Il corteo di auto dovrebbe entrare dalla Porta del Perugino, a cento metri circa da San Pietro, la stessa usata dal pontefice al ritorno dai suoi viaggi.
Il piano di sicurezza è estremo: sono già iniziate da giorni le bonifiche degli artificieri e dei cani antiesplosivo lungo i percorsi possibili del corteo presidenziale, che al solito sarà composto di numerose automobili blindate. Sono previste due aree di sicurezza o ‘zone rosse’ intorno alla Città del Vaticano e al Quirinale, con i tiratori scelti piazzati sui palazzi e la rimozione di veicoli e cassonetti dell’immondizia. Mobilitati centinaia di uomini.
Di certo si sa che a scortare ci saranno anche agenti delle forze speciali Usa e dei corpi militari. Nelle aree attraversate dal corteo presidenziale Usa potrebbe esserci il rischio che sistemi elettronici e cellulari vadano in tilt per qualche minuto, neutralizzati dai ‘jammer’ lungo il percorso per impedire interferenze elettromagnetiche o l’attivazione di congegni a distanza. Bloccate alcune linee di bus e tram (in particolare nella zona di Villa Taverna, dove risiede l’ambasciatore Usa e dove alloggeranno Trump e famiglia), mentre di sera è previsto un corteo pacifico anti-Trump, con partenza da piazza Bologna.
