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Trump a Davos contro Greta: “Basta ai profeti di sventura”

Nel suo intervento al World Economic Forum Greta Thumberg attacca “Non è stato realizzato nulla, le emissioni continuano ad aumentare” – Il presidente Usa risponde a distanza: “Respingiamo previsioni apocalittiche sul clima”.

Trump a Davos contro Greta: “Basta ai profeti di sventura”

Scontro a distanza tra Donald Trump e Greta Thunberg al World Economic Forum di Davos che quest’anno ha come temi centrali il cambiamento climatico e il capitalismo inclusivo e sostenibile. Nessuno dei due ha nominato l’altro, ma nel corso dei loro interventi i reciproci riferimenti sono stati colti da chiunque abbia ascoltato le loro parole. Ha cominciato la giovane attivista svedese, insistendo sul bisogno di agire per scongiurare i pericoli derivanti dal cambiamento climatico. Un’ora dopo è arrivata la risposta indiretta di Trump, che ha invece definito gli ambientalisti “profeti di sventura”.

IL DISCORSO DI TRUMP

Il presidente americano si è scagliato contro “i profeti di sventura” che lanciano previsioni apocalittiche sul cambiamento climatico. “Questo non è il momento del pessimismo sul clima, ma di una grande gioia, ottimismo e azione”, ha detto Trump, annunciando la partecipazione degli Stati Uniti all’iniziativa “1 miliardo di alberi contro il cambiamento climatico”, “Plant-for-the-Planet”.

Trump ha aggiunto che “la paura e il dubbio non sono buoni consiglieri”. “Per abbracciare e accogliere le possibilità di domani dobbiamo respingere questa apocalisse che ci era stata prospettata – ha ribadito – Dobbiamo dimenticare quelli che ieri ci prospettavano un futuro buio e cupo”. “Noi – ha affermato – non lasceremo succeda”.

Gli Usa, afferma con orgoglio Trump, hanno raggiunto l’indipendenza energetica, stanno per avviarsi verso “un periodo di crescita straordinaria”, a dispetto delle previsioni del Fondo monetario che il 20 gennaio, proprio a Davos, ha indicato un rallentamento dell’economia statunitense.

Nel corso del suo “special address” a Davos, Trump ha fatto riferimento anche al recente accordo commerciale con la Cina, parlando del “miglior accordo di sempre”: “Il mio rapporto con Xi” Jinping “non è mai stato migliore, eccetto che lui con la Cina è indietro rispetto agli Stati Uniti”, ha detto ancora. “Finalmente la nostra amministrazione ha fatto qualcosa dopo che nessuno aveva fatto nulla lasciando che le cose diventassero sempre peggiori, peggiori, peggiori”.

L’inquilino della Casa Bianca ha poi elencato numeri e dati su economia e occupazione, lodando l’operato della sua amministrazione. “Due anni fa qui avevo preannunciato un grande ritorno dell’America. Oggi sono orgoglioso di dire che l’America sta vincendo di nuovo, come mai prima”, ha affermato Trump.

LE PAROLE DI GRETA

“Sono successe molte cose che nessuno avrebbe potuto prevedere, e questo ha dato il via a un movimento – ha detto l’attivista svedese, Greta Thumberg durante uno dei Panel di Davos – Non sono solo io, ma tanti giovani ovunque che hanno creato un’alleanza. Le persone sono più consapevoli ora. Grazie alla spinta dei giovani sembra che il clima e l’ambiente ora siano un argomento caldo. Allo stesso tempo, però, non è stato realizzato nulla. Le emissioni globali continuano ad aumentare. Dobbiamo iniziare ad ascoltare la scienza e trattare questa crisi con l’importanza che merita”.

Il mondo deve arrivare all’obiettivo di zero emissioni il prima possibile, “i Paesi devono arrivare all’obiettivo di zero emissioni molto più velocemente, e aiutare i paesi poveri a mettersi in linea” ha avvertito Greta rifacendosi ai dati dell’Ipcc:” Voglio ricordare ancora una volta che secondo un rapporto dell’Ipcc del 2018, se si vuole una possibilità del 67% di limitare l’aumento medio della temperatura globale al di sotto di 1,5 gradi centigradi, al 1° gennaio 2018 c’era ancora un margine di circa 420 gigatonnellate di emissioni di diossido di carbonio. Naturalmente il numero si è abbassato oggi, perché emettiamo circa 42 gigatonnellate l’anno. Agli attuali ritmi di emissioni, ci rimangono meno di otto anni” prima di mancare l’obiettivo. Questi numeri non sono né opinioni né politica, ma quanto di meglio offra la scienza”.

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