Condividi

Truffe online in aumento del 15%: 181 milioni sottratti nel 2024, il report della Polizia Postale

Il report 2024 della Polizia Postale evidenzia l’aumento delle truffe online, frodi finanziarie e l’uso delle criptovalute nei crimini digitali. Analizza anche il contrasto al cyberterrorismo, alla pedopornografia e altri crimini informatici, con oltre 54.000 fascicoli aperti in un anno e 7.884 persone denunciate

Truffe online in aumento del 15%: 181 milioni sottratti nel 2024, il report della Polizia Postale

Le truffe online nel 2024 si confermano tra i crimini più diffusi, come evidenziato dal report annuale della Polizia Postale. Con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente, i casi trattati sono passati da 16.325 a 18.714, mentre le somme sottratte dai truffatori sono aumentate del 32%, arrivando a 181 milioni di euro. Nonostante il numero degli indagati sia rimasto stabile, intorno alle 3.500 persone, l’impatto economico e sociale del fenomeno continua a crescere.

Accanto alle truffe, sono emerse frodi per un valore complessivo di 48 milioni di euro, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Cresce il crimine finanziario online, tanto che è stata creata una Divisione operativa specializzata all’interno della Polizia Postale.

Tra i crimini più comuni ci sono le campagne di phishing (comprese le varianti “vishing” e “smishing”), che colpiscono sia privati che aziende di ogni dimensione, e le frodi basate sul social engineering, come la BEC fraud. Un altro fenomeno in crescita è la truffa legata a falsi investimenti online. Le criptovalute, grazie alla loro natura difficilmente tracciabile, sono sempre più utilizzate nei crimini finanziari, richiedendo indagini altamente specializzate.

La Polizia Postale, perciò, sottolinea l’importanza della prevenzione e della consapevolezza per contrastare questi fenomeni.

Polizia Postale: un impegno su più fronti

Oltre alle truffe finanziarie, il report evidenzia l’ampio impegno della Polizia Postale su più fronti, un lavoro a tutto tondo per garantire la sicurezza dei cittadini online e contrastare il crimine informatico. I numeri parlano chiaro: nel 2024 sono stati aperti 54.554 fascicoli di indagine e 7.884 persone sono state denunciate, a testimonianza dell’intensità delle attività investigative svolte. Ma vediamo ora gli altri campi d’intervento.

Operazioni congiunte contro il cyberterrorismo

Le attività di contrasto al cyberterrorismo sono state intensificate con operazioni congiunte, come il “Rad – Referral Action Day” organizzato sotto l’egida di Europol, che ha portato all’oscuramento di 2.000 contenuti estremisti.

Il monitoraggio della rete ha visto un significativo incremento, passando da 178.000 a 290.000 contenuti analizzati, con 2.364 oscuramenti, sebbene questi ultimi abbiano registrato una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente.

Aumentano le attività di contrasto alla pedopornografia

Nel 2024, il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) ha registrato un incremento nelle attività di contrasto, trattando un numero maggiore di casi, operazioni, arresti e perquisizioni. Sono state coordinate oltre 2.800 indagini, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce, molte delle quali riguardano la produzione, detenzione e distribuzione di materiale pedopornografico, oltre all’adescamento online di minori. Il monitoraggio della rete ha portato all’analisi di oltre 42.000 siti web, di cui 2.775 sono stati inseriti nella black list per contenuti illegali. Per quanto riguarda il cyberbullismo, si è osservato un lieve aumento dei casi, con un impatto maggiore sui bambini e ragazzi tra i 0 e i 13 anni. Le estorsioni sessuali online sono diminuite, mentre la diffusione non autorizzata di immagini intime è aumentata, coinvolgendo anche minori.

La Sezione Operativa ha poi intensificato il contrasto ai reati contro la persona commessi tramite dispositivi informatici e social network, con un focus particolare sulle aggressioni previste dal “codice rosso”. I reati online contro la persona sono aumentati, con 1.500 casi di sextortion, principalmente ai danni di uomini adulti, e 264 casi di diffusione non consensuale di immagini intime, soprattutto nei confronti di donne. Queste attività hanno portato alla denuncia di oltre 200 persone.

Protezione delle infrastrutture critiche: Il ruolo del Cnaipic

Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) ha affrontato numerosi attacchi informatici rivolti alle infrastrutture essenziali. Tra i settori più colpiti figurano i trasporti, la sanità e le telecomunicazioni. Nel 2024, il Centro ha gestito circa 12.000 attacchi, inviando oltre 59.000 alert per prevenirli.

Inoltre, ha coordinato 63 richieste di cooperazione internazionale, che hanno portato all’identificazione di circa 180 persone. Gli attacchi più comuni sono stati ransomware e DDoS, particolarmente mirati a enti pubblici e aziende di servizi essenziali.

Altro aspetto preoccupante da segnalare è l’emergere di attacchi state-sponsored, con un chiaro legame legato a dinamiche geopolitiche.

Prevenzione e educazione: Il ruolo del Commissariato di P.S. Online

Con l’accrescersi della digitalizzazione, la sicurezza online è diventata fondamentale per la protezione dei cittadini. Il Commissariato di P.S. Online ha agito come punto di riferimento per segnalare reati informatici e per promuovere la consapevolezza sulla sicurezza cibernetica.

Nel 2024, il sito web del Commissariato ha registrato circa 3 milioni di visite, 82.000 segnalazioni e 23.000 richieste di assistenza. In aggiunta alle attività di contrasto, la Polizia Postale ha avviato diverse campagne di sensibilizzazione, come “Una vita da social” e “Cuori Connessi”, per educare i giovani sui rischi della rete e promuovere comportamenti sicuri online. Le iniziative si sono estese anche a scuole, comunità e vari stakeholder, attraverso la diffusione di brevi clip educative destinate alla prevenzione dei crimini online.

Commenta