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Truffe online, ecco come evitare frodi e raggiri su trading e criptovalute

Il report annuale della Polizia Postale ha evidenziato un aumento delle truffe online nel 2023. In particolare, sono cresciuti in modo rilevante i casi di falso trading online

Truffe online, ecco come evitare frodi e raggiri su trading e criptovalute

Il report annuale della Polizia Postale del 2023 ha rivelato un significativo aumento delle truffe online, che hanno generato profitti illegali per circa 137 milioni di euro con un bilancio di 3.500 persone denunciate. L’aumento maggiore dei casi è relativo al falso trading online, con una perdita di oltre 109 milioni di euro per gli investitori caduti vittime di queste frodi finanziarie. Le truffe legate alle criptovalute hanno visto una crescita globale del 23% rispetto al 2022, colpendo principalmente individui tra i 25 e i 34 anni. Anche in Italia, tali azioni illecite sono in netto aumento, con numerose segnalazioni e denunce alle autorità competenti.

Come difendersi dalle truffe per fare trading online in modo sicuro

Il trading online è un’attività finanziaria che consiste nella speculazione sull’andamento dei prezzi di mercato di vari asset, come azioni, materie prime e valute Forex. Spesso i truffatori agiscono sulle leve psicologiche che consentono di attrarre vittime ignare, per esempio offrendo la garanzia di lauti ritorni economici senza alcun tipo di rischio, oppure convincendo le persone a effettuare depositi su false piattaforme di trading per poi sottrarre le somme e sparire con il denaro.

Per difendersi dalle truffe è importante rivolgersi esclusivamente a broker autorizzati e vigilati, informandosi bene prima di aprire un conto di trading per investire solo con operatori abilitati da una licenza valida nell’UE.

Oggi, anche alcune banche mettono a disposizione strumenti di trading dedicati. Si tratta di servizi controllati e verificati che non tolgono nulla alle possibilità di investimento, ma che guidano gli utenti all’interno di binari a prova di frode. In alcuni casi, come descritto su borsainside.com, sito d’informazione in ambito economico finanziario, l’operatività dal punto di vista del trading non è nemmeno subordinata all’apertura di un conto corrente bancario standard. Fineco – ad esempio – ha recentemente lanciato un conto 100% trading di questo tipo.

Ad ogni modo, per verificare l’affidabilità del soggetto che propone servizi di trading basta controllare sui siti di Consob e Banca d’Italia, dove si possono trovare tutti i riferimenti sulle società finanziarie abilitate ad operare in Italia ed eventuali segnalazioni di frodi e illeciti commessi da aziende e persone fisiche.

Per una maggiore tranquillità la Polizia Postale consiglia di fare anche delle ricerche online su forum e blog di settore, in questo modo è possibile esaminare la reputazione dell’operatore e scoprire possibili avvisi o denunce pubbliche di truffe o di comportamenti non corretti.

Oltre a utilizzare soltanto piattaforme regolamentate, è importante controllare costi e commissioni prima di cominciare a investire, evitando di fare trading se non vengono fornite informazioni chiare e trasparenti su tutti i costi operativi e di deposito da parte del gestore. Bisogna anche fare attenzione in caso di comportamenti anomali, ad esempio chiamate insistenti da parte delle società che amministrano le piattaforme di trading o richieste di versamenti di denaro per sbloccare eventuali rimborsi delle somme già investite.

Come investire in criptovalute proteggendosi dalle truffe

Anche chi desidera investire nelle criptovalute deve osservare cautela al giorno d’oggi per evitare di essere truffato, ma bastano pochi semplici accorgimenti per minimizzare il rischio di frodi e raggiri.

Innanzitutto, è necessario selezionare fonti affidabili e di qualità, scegliendo siti autorevoli che offrono informazioni verificate. Un primo riscontro che è possibile fare per scartare immediatamente chi propone notizie, guide e strumenti utili per operare nel mondo delle criptovalute, è quello di controllare l’esistenza di una società e quindi di una partita IVA (da pubblicare in home page, come da normativa vigente). Un sito molto apprezzato dagli utenti è, ad esempio, valutevirtuali.com, nato nel 2016, gestito da una società con sede legale in Italia e con l’ambizioso scopo di diventare il portale italiano di riferimento proprio sulle valute virtuali.

In queste circostanze bisogna stare attenti alle pubblicità ingannevoli sui social media, in quanto spesso i truffatori di criptovalute agiscono su queste piattaforme per attirare nuove vittime, sfruttando anche la notorietà di personaggi famosi tramite l’apertura di account e pagine fake. Anche in quest’ambito è necessario evitare i servizi di investimento senza autorizzazione, infatti nonostante il quadro regolatorio sulle criptovalute sia in fase di sviluppo è fondamentale investire solo attraverso soggetti autorizzati e monitorati.

Inoltre, bisogna difendersi dai falsi progetti crypto, ovvero da chi promuove nuove criptovalute su cui investire promettendo margini di crescita elevati e rapidi, quando in realtà si tratta di monete virtuali senza valore o addirittura di tecnologie completamente inesistenti. Per farlo è possibile informarsi bene sulle nuove criptovalute, verificando che dietro il progetto ci sia un’azienda reale e degli investitori seri e affidabili, ma anche studiando i whitepaper di queste tecnologie e verificandone la concretezza con degli esperti comprovati del settore.

Per minimizzare il rischio di truffe bisogna ovviamente evitare offerte troppo allettanti, diffidando di chi promette qualunque tipo di rendimento legato alle criptovalute o chiede l’invio di denaro in quanto potrebbe trattarsi di schemi piramidali.

È altrettanto importante condividere con gli altri utenti eventuali tentativi di frodi o comportamenti sospetti, ricordandosi che bisogna sempre denunciare le truffe alle autorità competenti, per evitare ulteriori vittime e consentire agli organismi preposti di svolgere i necessari accertamenti ed eventualmente bloccare i truffatori.

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