Grande lavoro per la Polizia postale in questi primi mesi dell’anno. Nel corso del primo semestre, il reparto della Polizia ha concluso un‘operazione su vasta scala per contrastare le truffe online, le frodi informatiche e gli accessi abusivi a sistemi informatici. L’operazione, che ha coinvolto 11 regioni italiane, ha portato alla scoperta di 14 mila casi di truffa, +10% rispetto allo scorso anno, e alla sottrazione di oltre 114 milioni di euro.
La maggior parte delle truffe ha coinvolto tecniche di ingegneria sociale (social engineering), dove i truffatori hanno indotto le vittime a fornire informazioni sensibili o a effettuare trasferimenti di denaro.
L’operazione della Polizia postale
Nel corso dell’operazione, coordinata dal Servizio Polizia postale e per la sicurezza cibernetica, sono stati coinvolti oltre 160 operatori dei Centri operativi per la sicurezza cibernetica. Le attività hanno riguardato 54 persone residenti in Campania, Puglia, Veneto, Sicilia, Calabria, Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Marche e Friuli Venezia Giulia. Sono state effettuate numerose perquisizioni personali e domiciliari, che hanno permesso di raccogliere importanti elementi probatori utili alla prosecuzione delle indagini.
Grazie a questa operazione, è stato possibile smantellare diverse reti di truffatori e identificare i responsabili di numerose frodi. Le indagini hanno permesso di sequestrare apparecchiature informatiche utilizzate per commettere i reati e di recuperare parte del denaro sottratto alle vittime.
Le tipologie di truffe
Le principali tipologie di truffe rilevate durante questo periodo includono:
Falsi operatori
Una delle truffe più comuni riscontrate durante le indagini è quella dei falsi operatori. In questo schema, i truffatori contattano le vittime telefonicamente o tramite Sms, fingendosi dipendenti bancari o operatori della Polizia. Il pretesto è sempre lo stesso: un presunto accesso anomalo sul conto corrente. Per risolvere il problema, le vittime vengono invitate a trasferire tutto il denaro su un altro conto “sicuro”. Una volta effettuato il trasferimento, il denaro scompare, finendo nelle mani dei truffatori.
Falsi figli o parenti
Un’altra truffa diffusa è quella del falso figlio o parente. In questi casi, le vittime vengono contattate da persone che si spacciano per un figlio, nipote o altro parente in difficoltà. I truffatori, usando voci perfettamente contraffatte, chiedono aiuto economico per risolvere problemi urgenti, come la perdita del portafoglio, del cellulare o del bancomat. La richiesta di inviare denaro è solitamente urgente e convincente, portando molte vittime a cadere nella trappola.
Annunci fraudolenti sui social network
I truffatori sfruttano anche le principali piattaforme social per pubblicare falsi annunci di vendita di beni e servizi a prezzi estremamente vantaggiosi. Questi annunci mirano a rubare i dati personali, bancari e le credenziali di accesso ai conti correnti delle vittime. Spesso, dopo aver ricevuto il pagamento, i truffatori spariscono, lasciando le vittime senza i beni acquistati e con i conti svuotati.
I consigli della Polizia postale
Per aiutare i cittadini a difendersi dalle truffe online, la Polizia postale ha diffuso una serie di consigli utili:
- Non cliccare mai sui link contenuti in email o SMS sospetti. È sempre preferibile collegarsi direttamente al sito ufficiale utilizzando un motore di ricerca.
- Nessun appartenente alle Forze di Polizia, dipendente di Poste Italiane o di istituti bancari chiederà mai di conoscere credenziali e codici personali di accesso all’home banking o di effettuare bonifici o altri versamenti di denaro tramite telefono, SMS o email. In caso di dubbi, è consigliabile contattare immediatamente il servizio clienti ufficiale.
- Ignorare i messaggi sospetti da numeri sconosciuti che dichiarano di essere parenti o amici in difficoltà. Verificare sempre contattando direttamente la persona con il numero già noto.
- Diffidare di annunci troppo vantaggiosi e verificare sempre l’attendibilità delle proposte attraverso le recensioni pubblicate online da altri utenti.