L’euforia torna sui listini complice il cocktail positivo di notizie sui mercati. Le elezioni inglesi hanno decretato il successo dei Tories con la maggioranza assoluta ,togliendo i mercati da una prospettiva di incertezza. Negli Usa i buoni dati sul mercato del lavoro hanno allentato la pressione dopo il dato deludente del Pil che aveva decretato nel primo trimestre una crescita stagnate allo 0,2%: ad aprile sono stati creati 223mila nuovi posti con la disoccupazione in calo al 5,4%. Infine, continua la stagione delle trimestrali che nel complesso si sta mostrando solida, sebbene non sfavillante, in Europa ma anche in Italia.
Piazza Affari, trascinata al rialzo dalle trimestrali odierne di alcune blue chip, accelera così sui dati Usa e chiude in rialzo del 2,06%. Ancora meglio però fanno le altre Borse europee: Londra che festeggia il dopo elezioni (i Tories sono nel complesso più favorevoli al mercato dei Labour) sale del 2,21%, Parigi del 2,37% e Francoforte del 2,52%. Lo spread Btp bund chiude attorno ai 116 punti base secondo i dati Bloomberg con il rendimento del decennale che scende all’1,69%. In calo anche il rendimento del bund a 0,54% e dei Bonos a 1,67%.
Le nubi sopra il Partenone però non si sono ancora dissolte. Lunedi ci sarà la riunione dell’Eurogruppo. Per il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “è difficile prevedere una conclusione, ma c’è fiducia in un accordo in tempi ragionevoli”. Tuttavia il caso Grecia ha messo in scena un nuovo giallo: secondo il Wall Street Journal il Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, durante il recente tour in alcune capitali europee, avrebbe mostrato un documento di 36 pagine sui piani di riforma molto diverso da quanto finora discusso a livello tecnico.
Anche Wall Street viaggia in netto territorio positivo: il Dow Jones sale dell’1,51% e l’S&P500 dell’1,37%. Il cambio euro dollaro scivola dello 0,22% a 1,1242 mentre il petrolio Wti sale dello 0,81% a 59,42 dollari al barile. A Piazza Affari corrono le blue chip che hanno diffuso i conti oggi. Sono piaciuti i risultati di Mediobanca +4,19% che nel trimestre ha registrato utili più che raddoppiati toccando il record trimestrale degli ultimi cinque anni. Così come i conti di UnipolSai +3,82% che, nonostante il calo della parte assicurativa, ha registrato un balzo della redditività sulla scia dell’ottimo andamento della componente finanziaria “grazie alla concentrazione, in questi primi mesi, della gran parte delle plusvalenze su realizzi di titoli attese per l’intero esercizio”. Il gruppo ha poi candidato la propria controllata bancaria ad aggregazioni nell’ambito del processo di aggregazione delle banche in corso. In evidenza anche Enel +4,09%: l’utile di 810 milioni del primo trimestre è leggermente superiore alle attese del consensus. Ma i cima al Ftse Mib troviamo il lusso di Yoox +5,06% e di Moncler +4,5%. Dopo i conti sale de 2,02% Telecom Italia.
In fondo al Ftse Mib le banche: cede terreno Mps -1,33% in attesa dei conti di questa sera e dell’aggiornamento del piano industriale e Ubi Banca -0,35% anch’essa in attesa della trimestrale in agenda settimana prossima. Tra i peggiori anche Ansaldo Sts che scivola dello 0,21%. Durante la conference call con gli analisti, la responsabile dell’Investor Relations di Finmeccanica (+1,61%), Raffaella Luglini ha riferito che ”probabilmente Hitachi dovrà aspettare il via libera dell’Antitrust cinese per l’acquisto di Ansaldo Sts”.