X

Trimestrali Usa: Microsoft batte le attese, delude il cloud. Meta festeggia utile record con previsioni caute. Tesla soffre sui margini

FIRSTonline

Microsoft, Meta e Tesla si sono sfidate a colpi di bilanci nell’ultimo trimestre, ognuna con i suoi successi e qualche inciampo. Microsoft ha superato le aspettative con ricavi in crescita del 12%, ma il mercato ha reagito con un po’ di scetticismo, facendo scivolare il titolo di oltre il 4%. Nonostante l’incredibile performance del suo cloud, le cifre non hanno convinto tutti. Meta, d’altro canto, ha festeggiato un utile record, ma le sue previsioni più caute per l’anno a venire hanno lasciato qualche dubbio. Il titolo, però, ha mostrato un bel balzo nelle contrattazioni after-hours, oltre il 2%. E infine, Tesla, con i suoi margini in calo, ha visto inizialmente il titolo perdere il 4% nel trading dopo la chiusura, ma si è subito risollevato (volando oltre il +4%) grazie alle promesse di nuovi modelli entro il 2025.

Microsoft: crescita solida ma nuvole sul cloud

Microsoft ha concluso il secondo trimestre dell’esercizio fiscale con una performance solida, ma non priva di ombre. I ricavi sono aumentati del 12%, arrivando a 69,6 miliardi di dollari, superando le previsioni di Wall Street, che si attendevano circa 68,78 miliardi. L’utile netto è cresciuto del 10%, toccando i 24,1 miliardi di dollari, con un utile per azione di 3,23 dollari, superiore ai 3,11 dollari attesi dagli analisti. Nonostante queste cifre positive, il mercato ha reagito con cautela, facendo scendere il prezzo delle azioni di Microsoft di circa il 4,6% nelle contrattazioni after-hours, segno che alcuni fattori, purtroppo, non hanno pienamente soddisfatto le aspettative degli investitori.

La crescita dei ricavi è stata principalmente trainata dalla divisione cloud computing, che ha registrato un aumento del 21%, raggiungendo 40,9 miliardi di dollari. Tuttavia, le aspettative per questo segmento erano più alte, con una previsione di 41,1 miliardi, suggerendo che la spinta nel cloud non ha pienamente centrato gli obiettivi. All’interno di questa divisione, il segmento Intelligent Cloud, che comprende la piattaforma Azure, ha contribuito con 25,54 miliardi di ricavi totali, segnando un incremento del 19%. Anche in questo caso, la cifra ha mancato le previsioni degli analisti, che si attendevano 25,83 miliardi.

Nonostante questa leggera delusione nel cloud, Microsoft continua a puntare decisamente sull’intelligenza artificiale, prevedendo una crescita di Azure tra il 31% e il 32% nel prossimo trimestre, ma comunque inferiore al consenso, che era fissato al 33,4%. Questa stima inferiore rispetto alle attese del mercato alimenta una certa preoccupazione riguardo al ritmo di espansione del settore, ma la fiducia in Azure e nell’AI rimane alta. Inoltre, il segmento Productivity and Business Processes, che include abbonamenti a Office e LinkedIn, ha registrato 29,44 miliardi di dollari di ricavi, un incremento del 13,9%, superando le stime di 28,89 miliardi.

Il settore More Personal Computing, che include Windows, Bing, Surface e Xbox, ha generato 14,65 miliardi di dollari, restando invariato rispetto all’anno precedente, ma comunque al di sopra delle previsioni, fissate a 14,29 miliardi. Le vendite di dispositivi e licenze del sistema operativo Windows sono aumentate del 4%, mentre le spedizioni di Pc, secondo i dati di Gartner, sono aumentate dell’1,4%.

Un ulteriore sviluppo interessante riguarda il lancio del modello AI R1 della startup cinese DeepSeek sulla piattaforma Azure di Microsoft. Questa mossa ha suscitato curiosità, soprattutto considerando che OpenAI, partner storico di Microsoft, ha insinuato che il colosso cinese potrebbe aver rubato la proprietà intellettuale della casa madre di ChatGpt, violando così i termini di servizio. Nonostante i sospetti e le ombre legate alla privacy (dato che DeepSeek archivia i dati degli utenti su server situati in Cina), il modello R1 è attualmente tra i più avanzati sul mercato e Microsoft ha deciso di non lasciarsi scappare l’opportunità di integrarlo nel suo ecosistema cloud. Il fascino dei nuovi modelli di DeepSeek, quindi, sembra prevalere sui dubbi etici e legali, almeno per il momento.

In parallelo, anche Alibaba ha rilasciato una nuova versione del suo modello AI Qwen 2.5, un tempismo che non è passato inosservato, considerando che il lancio è avvenuto proprio nel giorno del Capodanno lunare cinese. Questa manovra dimostra l’agguerrita competizione nel campo dell’intelligenza artificiale.

Meta: un utile record, ma con previsioni in calo

Anche Meta – che include Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger – ha chiuso un anno forte, con risultati che hanno superato le aspettative di Wall Street. Il quarto trimestre del 2024 ha visto un utile netto di 20,84 miliardi di dollari, con un utile per azione di 8,02 dollari. Questo è stato un significativo balzo rispetto alle previsioni degli analisti, che avevano stimato un utile per azione di 6,68 dollari. I ricavi, pari a 48,39 miliardi di dollari (+21%), sono stati anch’essi superiori alle aspettative, che erano di 46,97 miliardi. Per l’intero anno, il fatturato ha raggiunto 164,5 miliardi di dollari, con un aumento del 22% rispetto al 2023. Il titolo mostra un andamento positivo nelle contrattazioni after hours: +2,29%.

Tuttavia, le previsioni per il primo trimestre del 2025 sono più deboli. Meta ha stimato ricavi compresi tra 39,5 e 41,8 miliardi di dollari, inferiori rispetto ai 41,72 miliardi attesi dal mercato. La causa principale di questa previsione più cauta è il rallentamento nel settore pubblicitario, che rappresenta la maggior parte dei ricavi di Meta. La società sta lottando per attrarre nuovi investimenti pubblicitari sulle sue piattaforme di social media, che sono cruciali per sostenere gli ambiziosi progetti in intelligenza artificiale e metaverso.

Meta ha annunciato un piano di spesa in conto capitale di 65 miliardi di dollari per il 2025, con l’obiettivo di rafforzare la sua infrastruttura AI e potenziare il metaverso, compreso lo sviluppo di occhiali intelligenti e sistemi di realtà aumentata. Inoltre, la società prevede di aumentare le assunzioni per i ruoli legati all’intelligenza artificiale, cercando di affrontare la concorrenza crescente da parte di aziende come TikTok e DeepSeek.

Tesla: margini in calo, ma nuovi modelli in arrivo per il 2025

Tesla ha affrontato un trimestre meno brillante rispetto agli altri colossi tecnologici. Il margine di profitto lordo di Tesla nel quarto trimestre è sceso al 16,3%, ben al di sotto delle previsioni di 19,03%. Se si escludono i crediti normativi, il margine scende al 13,59%. A confronto, nel trimestre precedente Tesla aveva registrato un margine del 19,8%.

Il calo è stato causato dalla necessità di offrire sconti e finanziamenti più convenienti per stimolare la domanda, che ha rallentato a causa della concorrenza crescente e dei tassi di interesse elevati. Tuttavia, i ricavi derivanti dai crediti per le emissioni CO2 sono aumentati del 55,6%, raggiungendo i 2,76 miliardi di dollari.

Tesla sta affrontando una crescente concorrenza, sia da parte del produttore cinese Byd che delle case automobilistiche europee come Bmw e Volkswagen. Nonostante ciò, Tesla ha un piano di rilancio che include nuovi modelli nel 2025, tra cui una versione economica della Model Y, che potrebbe costare meno di 30mila dollari. Sebbene il progetto fosse stato inizialmente rinviato a favore dei Cybercab, ovvero i robotaxi di Tesla, ora il rinnovo della gamma sembra tornare al centro dell’attenzione.

Tesla, inoltre, punta a espandere il proprio mercato non solo con le auto elettriche, ma anche con software e intelligenza artificiale, in particolare sulla guida autonoma, che potrebbe essere un fattore decisivo per il futuro. 

Nel frattempo, però, la realtà dei numeri non è delle più brillanti. Le consegne annuali di Tesla nel 2023 hanno segnato un calo del 1,1%, un fatto senza precedenti. Nonostante ciò, il colosso Usa non molla la presa, puntando su una crescita delle vendite tra il 20% e il 30% nel 2025, grazie anche al lancio di modelli basati sulle attuali piattaforme e all’atteso debutto del Cybertruck, il pick-up che ha finora deluso.

Guardando ai dati annuali, i ricavi della divisione automotive sono stati di 77 miliardi di dollari, con una flessione del 6% rispetto ai 82,4 miliardi del 2023. L’utile netto attribuibile agli azionisti è sceso del 23%, attestandosi a 8,4 miliardi, mentre le spese operative sono aumentate del 18%, raggiungendo i 10,3 miliardi. Questo aumento delle spese è stato attribuito principalmente agli investimenti in infrastrutture, nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e nell’espansione delle linee produttive.

Il titolo Tesla ha inizialmente perso il 4% nelle contrattazioni after-hours a causa dei margini inferiori alle aspettative, ma poi è risalito del 4,14% grazie alle promesse di nuovi modelli entro la metà del 2025. Tesla continua a mantenere una capitalizzazione di mercato impressionante, che ha visto una vera e propria impennata dopo l’annuncio del progetto Cybercab a ottobre e durante la campagna presidenziale di Donald Trump. Il valore della compagnia texana è infatti raddoppiato, raggiungendo i 1.300 miliardi di dollari, nonostante le politiche ambientaliste del governo precedente fossero messe in discussione.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati