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Trimestrali Usa, continua la stagione degli utili bancari: Goldman Sachs, Citi e BofA all’esame del mercato

Photo by David Vives on Unsplash

Partenza contrastata per la Borsa statunitense mentre continua la stagione degli utili bancari, con il Dow Jones che cede mezzo punto percentuale e lo S&P500 e il Nasdaq che viaggiano sopra la parità. A Wall Street i trader stanno valutando i risultati trimestrali delle grandi banche statunitensi. Le azioni di Goldman Sachs sono balzate di oltre il 3% nel pre mercato e a Borsa aperta salgono dell’1% dopo aver riportato risultati superiori alle previsioni. 

In netto rialzo anche le azioni di Bank of America e Citigroup, che guadagnano rispettivamente il 2,69% e l’1,8%, dopo che i loro utili, pur in calo, hanno comunque battuto le attese degli analisti.

La trimestrale di Goldman Sachs

Nel terzo trimestre 2024, gli utili di Goldman Sachs sono saliti del 45% a 2,99 miliardi di dollari, o 8,40 dollari per azione, rispetto ai 2,06 miliardi di dollari, o 5,47 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi netti si sono attestati a 12,70 miliardi di dollari, sopra le stime degli analisti pari 11,8 miliardi di dollari. Nei nove mesi i ricavi netti sono stati pari a 39,64 miliardi di dollari e gli utili netti a 10,17 miliardi di dollari.

Tornando al trimestre, le commissioni di investment banking di Goldman sono aumentate del 20% a 1,87 miliardi di dollari mentre i ricavi derivanti dalle negoziazioni di titoli a reddito fisso, valutario e materie prime sono diminuiti del 12% e le negoziazioni di azioni sono aumentate del 18%. La banca ha effettuato accantonamenti per perdite su crediti per 397 milioni di dollari dai 7 milioni di dollari di un anno fa.

“La nostra performance dimostra la forza del nostro franchising di livello mondiale in un ambiente operativo in miglioramento – ha commentato il Ceo David Solomon – Continuiamo a fare affidamento sui nostri punti di forza, ovvero talento eccezionale, capacità di esecuzione e competenza nella gestione del rischio, che ci consentono di servire efficacemente i nostri clienti in uno scenario complesso e di offrire risultati agli azionisti”.

La trimestrale di Bank of America (BofA)

Nel terzo trimestre Bank of America ha registrato un utile netto di 6,9 miliardi di dollari, ovvero 0,81 dollari per azione (risultato diluito), in calo rispetto a 7,8 miliardi di dollari, ovvero 0,90 dollari per azione dello stesso periodo 2023. Sebbene in ribasso, il risultato è stato superiore alle attese degli analisti. I ricavi, al netto degli interessi passivi, si sono attestati a 25,3 miliardi di dollari (contro 25,5 miliardi di dollari). Il margine di interesse netto (NII) è stato pari a 14 miliardi di dollari (14,1 miliardi). 

Il presidente e ceo, Brian Moynihan, ha detto: “Abbiamo riportato utili solidi, grazie a risultati migliori della media dei prestiti e grazie al nostro quinto trimestre consecutivo di crescita media sequenziale dei depositi. Il margine netto di interesse è migliorato dal secondo trimestre, beneficiando della crescita a due cifre nell’investment banking e asset management, oltre che dei ricavi da trading e vendite”.

L’istituto ha evidenziato che i fondamentali sono forti, con un ratio Cet1 all’11,8%, l’1,12% sopra il minimo richiesto dalla regolamentazione entrata in vigore a inizio ottobre.

La trimestrale di Citigroup

Da giugno a settembre i profitti di Citigroup sono scesi, ma hanno comunque superato le stime degli analisti, con l’aumento del costo del credito (+45% a 2,67 miliardi) compensato dalla crescita dei ricavi e dalla riduzione delle spese operative (-2% a 13,25 miliardi). 

In cifre, nel terzo trimestre, la banca newyorkese ha registrato profitti netti per 3,23 miliardi di dollari, 1,51 dollari per azione, contro i 3,54 miliardi, 1,63 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso, ma sopra gli 1,31 dollari per azione attesi dagli analisti. 

I ricavi sono aumentati dell’1% a 20,315 miliardi di dollari, anche in questo caso meglio dei 19,84 miliardi attesi dal consensus. Escludendo l’impatto di alcuni disinvestimenti, con una plusvalenza di circa 400 milioni dalla vendita dell’attività bancaria al consumo di Taiwan nel periodo precedente, i ricavi sono aumentati del 3%. 

“In un anno cruciale, nel trimestre ci sono stati vari elementi che provano che ci stiamo muovendo nella giusta direzione e che la nostra strategia sta guadagnando terreno, con una leva operativa positiva per ciascuna delle nostre attività e una crescita delle commissioni”, ha detto la Ceo Jane Fraser, sottolineando che “mentre continuiamo a fare sostanziali investimenti nella trasformazione, che e’ la nostra priorita’, le efficienze ottenute grazie alla semplificazione hanno portato a una riduzione del 2% delle spese”.

Nel trimestre, il valore contabile di libro è cresciuto del 3% a 101,91 dollari per azione, il rapporto Cet1 era al 13,7%, contro il 13,6% dei tre mesi precedenti e dello stesso periodo dell’anno scorso. Il ritorno sul capitale era del 6,2%, contro il 6,3% dei tre mesi precedenti e il 6,7% dello stesso periodo dell’anno scorso. 

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