Prosegue la stagione delle trimestrali americane. Tra le pubblicazioni odierne spiccano i dati di due colossi finanziari del calibro di Bank of America e Morgan Stanley che, nonostante aver battuto le attese, aprono in negativo la seduta odierna a Wall Street. Nel dettaglio, sul New York Stock Exchange, il titolo Bofa guadagna%, mentre le azioni Morgan Stanley perdono l’1,67%.
La trimestrale di Bank of America
Nel secondo trimestre del 2024, Bank of America ha registrato un utile netto di 6,9 miliardi di dollari o 83 centesimi per azioni, rispetto ai 7,4 miliardi 0,88 centesimi dello stesso periodo del 2024. Aumentano dell’1% i ricavi che, al netto degli interessi passivi si attestano a 25,4 miliardi di dollari Il consensus si aspettava un utile di 80 centesimi e ricavi pari a 25,22 miliardi.
Sotto il profilo patrimoniale, il rapporto Cet1 è pari all’11,9%, 122 punti base sopra il nuovo minimo normativo che entrerà in vigore il primo ottobre 2024.
Bank of America ha inoltre comunicato di aver restituito agli azionisti un ammontare di 5,4 miliardi: 1,9 miliardi attraverso dividendi azionari ordinari e 3,5 miliardi di dollari attraverso riacquisti di azioni. Il rendimento medio del rapporto del patrimonio netto comune (Roe) è del 10 per cento.
Per il presidente e amministratore delegato Brian Moynihan, “il nostro team ha prodotto un altro trimestre forte, servendo una base di clienti in crescita. La forza e la potenza degli utili della nostra attività, leader nel settore bancario al consumo, sono integrate dalla crescita e dalla redditività delle nostre attività nei mercati globali, servizi bancari globali e gestione patrimoniale”.
La trimestrale di Morgan Stanley
Nei tre mesi da aprile a giugno, Morgan Stanley ha battuto le attese degli analisti, con utili e ricavi in aumento grazie ai risultati migliori delle previsioni delle attività di trading e investment banking.
Nel dettaglio, nel secondo trimestre, la banca newyorkese ha registrato utili per 3,076 miliardi di dollari,1,82 dollari per azione, in aumento del 41% rispetto ai 2,18 miliardi, 1,24 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. Il giro d’affari totale è invece cresciuto del 12% a 15,01 miliardi. Gli analisti attendevano un utile di 1,65 dollari per azione con ricavi per 14,32 miliardi.
“La società ha messo a segno un altro trimestre solido in un contesto di miglioramento dei mercati dei capitali, cosa che fatto salire il fatturato del primo semestre a 30,2 miliardi, con un utile per azione di 3,85 dollari e un Rotce del 18,6%. Gli asset totali dei clienti sono cresciuti a 7.200 miliardi di dollari e siamo sulla via per arrivare a oltre 10.000 miliardi”, ha detto l’amministratore delegato Ted Pick, spiegando che è stato annunciato “un aumento del dividendo trimestrale a 0,925 dollari per azione, mantenendo al contempo solidi livelli patrimoniali con un rapporto Cet1 del 15,2%, che riflette la solidità del nostro modello di business”. Il Ceo ha spiegato che il gruppo “continua a mettere in atto la propria strategia e rimane ben posizionato per offrire crescita e valore a lungo termine agli azionisti”.