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Trimestrali positive per Stm e Saipem: titoli sugli scudi

Saipem torna in utile, mentre Stm aumenta i ricavi e batte le attese degli analisti trainata dagli smartphone – Ecco i conti delle blue chip

Trimestrali positive per Stm e Saipem: titoli sugli scudi

Tutti gli occhi sulle trimestrali. A Milano tengono banco i conti delle Blue Chip, con Stm e Saipem in vetta al Ftse Mib dopo la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre.

La società dei Chip ha chiuso i tre mesi luglio-settembre con ricavi in crescita del 17,5% su base sequenziale e dell’1,2% anno su anno a quota 2,55 miliardi di euro. L’utile netto e l’utile per azione dopo la diluizione sono invece diminuiti rispettivamente a 302 milioni di dollari e a 0,34 dollari contro i 369 milioni di dollari e 0,41 dollari fatti segnare nello stesso trimestre del 2018. Nel complesso, l’utile operativo è risultato il 7% sopra le attese. “Come promesso, la società ha ridotto la produzione nonostante l’aumento sequenziale delle vendite per ridurre i giorni magazzino che sono passati da 129 nel secondo trimestre a 100 nel terzo trimestre con un effetto positivo sul cash flow a 170 milioni di dollari con net cash a 348 mln)’, sottolineano gli analisti di Equita.

La crescita nel trimestre è stata trainata dai componenti per smartphone (segmento Ams +39% rispetto al trimestre precedente) e da un recupero delle Microcontroller Unit (+16% trimestre su trimestre) mentre l’automotive è rimasto stabile (+1% trimestrale).

Per il quarto trimestre, Stm prevede ricavi netti in salita del 5% come valore intermedio rispetto al trimestre precedente, corrispondente a una crescita anno su anno di circa l’1,2%. “Il margine lordo dovrebbe essere intorno al 38,2%, includendo circa 120 punti base di oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva”. Lo indica Jean-Marc Chery, president e ceo di STMicroelectronics, citato nel comunicato sul terzo trimestre. “Per l’anno 2019 ci aspettiamo ricavi netti intorno a 9,48 miliardi di dollari come valore intermedio, insieme ad una performance del margine operativo a doppia cifra”.

Il cda di Saipem ha approvato i conti del terzo trimestre e quelli dei nove mesi. I tre mesi luglio-settembre si sono chiusi con ricavi in lieve ribasso dell1% sullo stesso periodo dell’anno precedente a quota 2,2 miliardi. L’ebitda è invece cresciuto del 26% a 292 milioni, mentre l’ebit ha registrato un aumento del 20% a 140 milioni. La società è riuscita a centrare un utile netto pari a 30 milioni che si confronta con un rosso di 34 milioni registrato nel terzo trimestre del 2018.

Sui nove mesi Saipem ha acquisito nuovi contratti per 13,9 miliardi (6,1 miliardi l’anno scorso). Il debito finanziario netto anti IFRS16 è in miglioramento a 927 milioni (confermata guidance per fine anno sotto 800 milioni), mentre l’utile netto è pari a 44 milioni e si confronta con una perdita di 357 milioni.

I ricavi dei nove mesi si sono attestati a 6,748 miliardi (+11,4% sullo stesso periodo 2018), l’Ebitda a 866 milioni (+35%) e l’Ebit a 402 milioni (da 43 milioni). Il portafoglio ordini residuo vale 19,81 miliardi (da 12,61 miliardi)

Il Ceo Stefano Cao ha espresso particolare soddisfazione “per il trend positivo di tutti gli indicatori conseguenza del profondo e proficuo lavoro di riequilibrio economico e finanziario svolto in questi ultimi anni” a conferma della “posizione di leadership sui mercati, in particolare su quelli piu’ strettamente legati alla transizione energetica”.

A Piazza Affari i titoli di entrambe le società viaggiano sugli scudi: Stm guadagna il 5% a 19,405 euro e Saipem il 4% a 4,192 euro.

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