C’è un filo conduttore che lega i risultati trimestrali di Alphabet (la holding che controlla Google), Microsoft e Intel. Come nota Bloomberg, tutti e tre i colossi dell’hi-tech americano vedono i margini di crescita migliori nell’espansione del cloud.
Nel dettaglio, Alphabet ha chiuso il quarto trimestre con utili netti per 5,33 miliardi di dollari, mettendo a segno un miglioramento dell’8,3% rispetto ai 4,92 miliardi registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Gli utili per azione, depurati da voci straordinarie, sono stati però di 9,36 dollari, sotto i 9,64 previsti dagli analisti, risentendo di oneri fiscali maggiori del previsto. Al contrario, il fatturato ha raggiunto i 26,06 miliardi, andando ben oltre i 25,26 miliardi stimati dagli analisti. La maggior parte delle entrate, come prevedibile, è generata ancora dalla raccolta pubblicitaria (22,4 miliardi, in aumento del 17,4%). Per il resto, cioè hardware, cloud e app, le entrate si sono impennate del 62%, a 3,4 miliardi.
MICROSOFT
Sempre nel quarto trimestre, Microsoft ha visto i profitti crescere del 4% (a 5,2 miliardi) e i ricavi dell’1,2% (a 24,09 miliardi). Gli utili per azione si sono attestati a 84 centesimi, oltre i 79 previsti. La performance migliore fra i vari settori è proprio quella dell’intelligent cloud che ha messo a segno un incremento dell’8%, a 6,9 miliardi. Il segmento comprende Azure, specializzato nei servizi cloud per le aziende, che ha visto i suoi affari impennarsi del 93%. Microsoft ha consolidato con questi risultati la seconda posizione in questo mercato alle spalle di Amazon e davanti a Google. Per la prima volta il gruppo ha consolidato anche i numeri di LinkedIn, il social network per professionisti acquistato da Microsoft lo scorso giugno per 27 miliardi, che ha registrato entrate per 228 milioni e perdite operative per 201 milioni.
INTEL
Quanto a Intel, nel quarto trimestre ha registrato utili pari a 3,6 miliardi di dollari (-1% su anno) e profitti per azione a 73 centesimi (in calo dai 74 registrati nello stello periodo dell’anno scorso). Tuttavia, al netto di voci straordinarie, gli utili per azione sono saliti del 4%, da 76 a 79 centesimi, battendo le stime degli analisti di 5 centesimi. I ricavi sono arrivati a quota 16,4 miliardi, in rialzo del 10% e sopra le attese del mercato, che si fermavano a 15,75 miliardi. Le vendite nella divisione che include i pc sono aumentate annualmente del 4%, mentre quelle nella divisione data-center sono salite dell’8% e l’internet delle cose ha conosciuto un rialzo del 16%.