Continua la pubblicazione delle trimestrali a Piazza Affari. In una giornata particolarmente difficile per la Borsa di Milano, con il Ftse Mib che cede oltre il 2% a causa dell’incertezza politica, oggi tocca a Brembo, Recordati e Italgas sottoporre i propri conti al giudizio del mercato.
LA TRIMESTRALE DI BREMBO
Per quanto riguarda la società di sviluppo e produzione di impianti frenanti per veicoli, i mesi gennaio – marzo si sono chiusi con un utile netto in rialzo dello 0,8% a 68,2 milioni di euro, ricavi pari a 657,9 milioni di euro, in salita del 4% (+8,7% a cambi costanti) e un Ebitda di 126,6 milioni (+0,9% e pari al 19,2% dei ricavi).
Come ha spiegato la società attraverso una nota, a contribuire alla crescita del fatturato sono stati quasi tutti i segmenti, eccezion fatta per quello delle competizioni che ha perso l’8,2%: +3,7% per le applicazioni auto, +6,8% per i motocicli, +10,9% per i veicoli commerciali.
Gli investimenti netti si sono assestati a quota 45,9 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è cresciuto del 21,5% a 257,7 milioni. Giù il margine operativo netto, sceso dell’1,3% a 91,6 milioni (13,9% dei ricavi), mentre gli oneri finanziari netti si sono stati pari a a 1,5 milioni, contro gli 1,4 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.
Parlando del prossimo futuro, la proiezione degli ordini in portafoglio evidenzia ricavi in crescita per tutto il resto del 2018, nonostante l’oscillazione delle valute potrebbe condizionare il miglioramento. Brembo “continua a monitorare con attenzione l’andamento dello scenario macroeconomico internazionale”, si legge. “I dati del primo trimestre riflettono il dinamismo con cui l’azienda è entrata nel nuovo anno, forte di un consistente portafoglio ordini”, ha detto Alberto Bombassei, presidente della società, segnalando il buon andamento in aree strategiche come Stati Uniti, Messico, Europa e India.
I RISULTATI DI RECORDATI
Utile netto in rialzo del 10,3% a 86,6 milioni di euro per Recordati nei primi tre mesi del 2018, archiviati con ricavi consolidati in aumento del 7,2% a 366,5 milioni e un Ebitda pari a 134,4 milioni (+14,2%). Come si legge nella nota dela società, l’utile operativo del gruppo farmaceutico è stato pari a 120,5 milioni, in crescita del 12,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 32,9%.
L’indebitamento è salito da 381,8 a 484,6 milioni, mentre il patrimonio netto ammonta a 933,1 milioni. Nel periodo sono state acquisite azioni proprie per un totale di 169,8 milioni. “I risultati economici ottenuti nel primo trimestre confermano la continua crescita del gruppo, con un ulteriore incremento della redditività”, ha detto l’amministratore delegato Andrea Recordati. Gran parte del fatturato è stata registrata all’estero: in Italia i ricavi sono stati di 78,926 milioni (+2,9%), mentre a livello internazionale di 287,574 milioni (+8,4%).
La società ha inoltre comunicato che Marco Vitale si è dimesso da presidente e membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e resterà in carica come consigliere di amministrazione. Al suo posto è stata nominata Michaela Castelli, già membro del comitato.
I CONTI DI ITALGAS
Positivi i risultati di Italgas che ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita dell’1,1% rispetto ai primi tre mesi del 2017, dato che però si è rivelato inferiore alle attese degli analisti. In forte rialzo l’ebit, cresciuto dell’8,1% su base annua (come da attese), e l’utile netto, salito del 4,5% sul primo trimestre dell’anno precedente, poco meno del consensus.
Aumenta del 2,7% a 198,4 milioni l’ebitda, mentre gli investimenti ammontano a 106 milioni (-13,7% a/a). L’indebitamento netto sale a 3,66 (+5,3%), in linea con le attese.
“I risultati del primo trimestre 2018 registrano un miglioramento di tutti i principali indicatori economici rispetto al corrispondente periodo del 2017 e in continuità con i risultati dell’anno appena trascorso, segno della grande vitalità del Gruppo che, in attesa delle gare d’ambito, continua a lavorare per migliorare la propria competitività e la qualità del servizio e nel contempo persegue obiettivi di crescita attraverso linee esterne” commenta l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo.
“Gli investimenti realizzati – spiega il manager -, in linea con il piano industriale, sono stati per quasi la metà indirizzati all’installazione degli smart meters che hanno raggiunto il 44% dell’intero parco contatori gestito e che rappresentano il primo tassello del processo di digitalizzazione delle reti avviato nel 2017. In questo scenario, l’adozione del Cloud Azure, frutto dell’accordo di partnership con Microsoft, rappresenta il fattore abilitante per la digitalizzazione dei processi aziendali e pone il Gruppo Italgas all’avanguardia nel panorama europeo dei distributori di gas e modello di riferimento anche nel campo dell’innovazione”.
I TITOLI IN BORSA
Nonostante i risultati positivi realizzati da tutte e tre le società nel primo trimestre dell’anno in corso, a Piazza Affari i titoli viaggiano in rosso, zavorrati da una prestazione complessivamente negativa del Ftse Mib (-2%) causata dall’incertezza politica e dall’attesa per la decisione di Donald Trump sull’Iran.
Tra i tre la peggiore è Italgas, in ribasso del 4,57% a 5,09 euro. In profondo rosso anche Brembo (-4,27%), mentre Recordati contiene le perdite (-0,8%).