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Trimestrali dalla Francia: soffrono Pernod Ricard e Renault, vola Hermes

Dopo i conti deludenti della banca Bnp Paribas, arrivano in mattinata altri risultati negativi dalla Francia. Si tratta innanzitutto del gruppo di vini e liquori Pernod Ricard, che in occasione della pubblicazione della semestrale, ha lanciato un allarme sugli obiettivi finanziari per l’anno, a causa di un calo di circa il 20% dell’attività in Cina ed ha annunciato un piano di tagli di 150 milioni di euro in tre anni. Il gruppo transalpino ha ora rivisto la sua crescita tra l’1% e il 3% del suo reddito operativo corrente, contro un aumento del 4-5% previsto in precedenza e del 6% dello scorso anno. Nel semestre (luglio-dicembre) le vendite sono scese del 7% a 4,57 miliardi e il risultato netto è sceso del 2% a 839 milioni.

Soffre anche Renault, che punta a raggiungere un fatturato di 50 miliardi di euro e un margine operativo di oltre il 5% del fatturato nel 2017, con un cash flow positivo ogni anno. Sono le previsioni che il gruppo automobilistico francese riserva alla seconda parte del suo piano strategico. Per il piano al 2013 il gruppo non ha raggiunto i suoi obiettivi di vendita di 3 milioni di auto e di margine operativo sopra il 5% come previsto. Il gruppo ha registrato un calo dell’utile netto di un terzo a 586 milioni da 1,75 miliardi dello scorso anno, per lo più per lo stop in Iran, mentre il fatturato è rimasto quasi stabile a 40,9 miliardi. Per il 2014 si aspetta un miglioramento di utile operativo e fatturato.

Performance da primato invece per il marchio del lusso Hermes, uno dei simboli dello stile francese, che ha chiuso il 2013 con un record di vendite a 3,75 miliardi di euro, in aumento del 7,8% rispetto allo scorso anno e in linea con le attese del mercato. Il gruppo ha annunciato che il suo margine operativo dovrebbe essere “leggermente superiore” al top raggiunto nel 2012 che era del 32,1 per cento. A cambi costanti, le vendite di Hermes hanno registrato un progresso del 13 per cento.
Hermes ha annunciato il pagamento di un acconto sul dividendo di 1,5 euro per azione.

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Categories: Finanza e Mercati