X

Trimestrali, Consob: “Dal 2017 saranno facoltative”

Dall’anno prossimo le trimestrali vanno in pensione, o quasi. Tutte le società quotate su Borsa Italiana, a partire dal due gennaio 2017, potranno scegliere se pubblicare o meno quelle che in linguaggio tecnico si chiamano “informazioni periodiche finanziarie aggiuntive”. Lo ha deciso la Consob, che ha approvato le modifiche al regolamento sui resoconti intermedi di gestione, i documenti contabili che dal 2007 – con l’entrata in vigore della prima direttiva europea Transparency – hanno preso il posto delle vecchie relazioni trimestrali.

Il cambiamento è di quelli epocali. Oggi la diffusione periodica dei conti è obbligatoria per chi è quotato in Borsa e proprio questo vincolo è mal digerito da molte aziende, perché spesso condiziona in modo pesante e non del tutto giustificato l’andamento del titolo.

La Consob spiega che le modifiche al regolamento “sono il punto di arrivo di un processo normativo iniziato nel febbraio scorso con il recepimento (tramite il decreto legislativo n. 25 del 15/2/2016) della direttiva Transparency II (2013/50/UE), che ha abrogato l’obbligo di pubblicazione dei resoconti intermedi di gestione”.

La direttiva, tuttavia, ha lasciato ai Paesi Ue la facoltà di “reintrodurre informazioni periodiche aggiuntive rispetto alle relazioni finanziarie annuali e semestrali – prosegue la Commissione –, sia pure solo a determinate condizioni e previa analisi d’impatto regolamentare quanto a costi e benefici”.

A partire dalla primavera scorsa la Consob ha svolto due consultazioni con il mercato finanziario e a settembre ha deciso d’introdurre un nuovo articolo 82-ter del Regolamento Emittenti.

In base a questa norma, le società quotate hanno facoltà di scegliere se pubblicare o meno le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive. Se scelgono di pubblicarle, dovranno comunicare al mercato la propria scelta specificando le informazioni che intendono fornire, in modo che le decisioni adottate risultino chiare e stabili nel tempo. Chi invece interromperà le pubblicazioni dovrà rendere pubblica la propria scelta e motivarla. L’interruzione, naturalmente, non può verificarsi a esercizio in corso, ma diventa effettiva all’inizio del successivo.

La Consob, inoltre, fa sapere che il Consigliere di Stato Paolo Troiano ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di Commissario Consob, spiegando che desidera riprendere la propria attività di magistrato amministrativo. Il suo mandato in Consob sarebbe scaduto il 14 dicembre 2017.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati