Dopo il rally messo a segno nella seduta di ieri, quando l’Eurostoxx auto ha chiuso con un rialzo vicino al 4% trainato da Continental e Pirelli, l’automotive europeo resta al centro dell’attenzione. Due pezzi da novanta del comparto, Daimler e Psa, hanno presentato stamattina i conti del secondo trimestre.
Risultato in chiaroscuro per Daimler, che per la prima volta in 10 anni ha chiuso i tre mesi aprile-giugno in rosso. La perdita è pari a 1,2 miliardi di euro e si deve ai costi legati al caso Dieselgate e al richiamo di alcuni veicoli: “I nostri risultati sono stati influenzati soprattutto da voci straordinarie per 4,2 miliardi di euro”, ha spiegato il presidente, Ola Kallenius.
Il fatturato è cresciuto del 5%, a 42,7 miliardi di euro, nonostante il numero dei veicoli venduti sia sceso dell’1%. Daimler, che ha già rivisto in ribasso la guidance per il 2019, si attende per fine anno un ebit significativamente inferiore a quello del 2018.
Per quanto riguarda le reazioni dei mercati, a Francoforte il titolo Daimler guadagna l’1,28%, sostenuto dall’ennesima giornata di rialzi del comparto europeo Eurostoxx (+0,8%)
Passando alla casa francese, che riunisce i marchi Peugeot, Citroen, DS, Opel e Vauxhall, Psa ha chiuso il primo semestre con utili in rialzo del 23,7% a quota 1,8% miliardi di euro. Un risultato ottenuto nonostante il calo delle vendite globali. Giù il fatturato, sceso dello 0,7% a 38,3 miliardi. La redditività operativa del gruppo ha raggiunto l’8,7% delle vendite (+0,9 punti in un anno), anche nella divisione automobilistica.
Il margine operativo si attestato a “un livello record”, ha affermato il direttore finanziario Philippe de Rovira durante una call con i giornalisti. “Il mercato è diventato più difficile nel primo semestre, il che non ci ha impedito di avere risultati solidi” ha aggiunto.
Psa ha annunciato dieci giorni fa un calo del 12,8% delle sue vendite mondiali, a 1,9 milioni di veicoli. Un calo messo in conto a causa della sospensione delle vendite in Iran nell’estate del 2018, sotto l’effetto delle sanzioni statunitensi. Il secondo fattore alla base del calo delle vendite è stato il crollo dei volumi di Psa in Cina.