Il lockdown dà il colpo di grazia a Italo e alla concorrenza nel trasporto ferroviario. La stretta decisa in alcune regioni dal Governo per fronteggiare l’impennata dei contagi da Covid ha messo con le spalle al muro Italo, che ha deciso di tagliare il 93% delle corse a partire da martedì prossimo, 10 novembre.
L’azienda ha fatto sapere ieri che, a seguito delle nuove misure del Governo, sospenderà “la maggior parte dei servizi giornalieri del network, per la riduzione della domanda, di oltre il 90% sul trasporto di lunga concorrenza” per effetto delle limitazioni degli spostamenti interregionali che incidono fortemente sull’Alta Velocità.
Di conseguenza, Italo manterrà solo due servizi giornalieri sulla linea Roma-Venezia e sei al giorno sulla Napoli-Milano-Torino e metterà in cassa integrazione buona parte del personale. Tutti i biglietti già emessi, se non riutilizzabili, saranno rimborsati.
A sua volte, le Ferrovie dello Stato hanno ridotto da 218 a 190 i collegamenti a lunga percorrenza, ma contano di tenere aperti il più possibile i servizi regionali e quelli Intercity