Non solo su Trenitalia e Italo ad alta velocità: anche sui treni regionali e intercity bisognerà rispettare le regole del distanziamento sociale, occupando i posti a scacchiera. Di conseguenza, le compagnie potranno vendere solo la metà dei biglietti. È questa la conclusione a cui il Comitato tecnico scientifico è arrivato mercoledì e che giovedì il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrerà in Senato.
Il problema è che nelle ultime settimane sul trasporto ferroviario si è creata parecchia confusione. E non solo per il pasticcio sull’alta velocità, ma soprattutto perché ben otto Regioni – le amministrazioni normalmente competenti sul trasporto pubblico locale – hanno dato il via libera al tutto esaurito sui convogli locali. Può sembrare incredibile, ma la lista comprende anche le zone più colpite dal Covid-19: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Per piegare la resistenza di queste Regioni ribelli sarà probabilmente necessario un nuovo decreto della Presidenza del Consiglio, che per ragioni di sicurezza sanitaria nazionale, visto anche lo stato d’emergenza, ha il potere di scavalcare le deliberazioni degli enti locali. Lo scontro istituzionale andrà in scena oggi, nel corso della Conferenza Stato-Regioni, e sarà probabilmente acceso. Ma non sarà semplice nemmeno spiegare ai cittadini che, dopo essere tornati alla normalità ormai da tempo e senza che nel frattempo sia arrivata una seconda ondata di contagi, il loro modo di viaggiare dovrà cambiare di nuovo.
In ogni caso, il divieto di sedersi “faccia a faccia” con altri passeggeri dovrebbe prevedere una deroga, presumibilmente per i conviventi.
Per quanto riguarda gli aerei, il Comitato tecnico scientifico ha ribadito che possono continuare a viaggiare a pieno carico, perché in cabina il ricambio d’aria è talmente rapido da fornire margini di sicurezza più ampi.
La pratica da correggere è un’altra: quella del ritiro bagagli. Ai nastri trasportatori si formano assembramenti incontrollati, senza alcun rispetto delle distanze di sicurezza, e ciò davvero costituisce un pericolo in termini di diffusione dei contagi.
Infine, il Comitato ha dato il via libera alla ripartenza delle crociere e, dal 14 settembre, anche degli scuolabus.
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Aggiornamento: il decreto in arrivo dovrebbe contenere anche una nuova proroga di 15 giorni, dal 15 al 31 agosto, per l’obbligo di utilizzo della mascherina nei luoghi pubblici chiusi e in quelli aperti dove non è possibile mantenere le distanze di sicurezza.