È arrivato il tanto atteso periodo della tredicesima. A partire da domani, dipendenti pubblici e privati cominceranno a ricevere la mensilità aggiuntiva che spetta a tutti i lavoratori subordinati.
Spesso e volentieri la tredicesima porta con sé molti interrogativi: chi può riceverla? Quando arriva? Come si calcola l’importo? Ecco le risposte alle domande più frequenti.
TREDICESIMA 2018: A CHI SPETTA
Hanno diritto a ricevere la tredicesima mensilità tutti i lavoratori titolari di un contratto di lavoro subordinato sia nel settore pubblico che nel settore privato. La tredicesima non dipende dalle “ore”, quindi sarà erogata sia in caso si contratto full-time sia in caso di contratto part-time. Ne hanno diritto anche i lavoratori domestici.
La tredicesima mensilità spetta anche ai pensionati e in questo caso non verrà erogata dal datore di lavoro, ma dall’INPS.
Collaboratori e lavoratori parasubordinati non hanno diritto alla tredicesima mensilità.
TREDICESIMA 2018: QUANDO ARRIVA?
Alcuni non la chiamano tredicesima mensilità, ma gratifica natalizia. La sua erogazione avviene infatti a metà dicembre, anche se la data può variare a seconda del settore e dell’impiego.
In generale i dipendenti pubblici ricevono la tredicesima nelle seguenti date:
- 14 dicembre: insegnati di scuole materne ed elementari;
- 15 dicembre: personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa;
- 16 dicembre: insegnanti supplenti temporanei e dipendenti pubblici.
Le stesse date valgono anche per i dipendenti privati anche se in questo caso incidono anche i differenti tipi di contratto collettivo previsto.
La buona notizia è che quest’anno la tredicesima arriverà prima: dato che il 15 e il 16 dicembre sono sabato e domenica, il pagamento della tredicesima dovrà essere anticipato al 14 dicembre.
TREDICESIMA 2018: COME SI CALCOLA?
Per calcolare la tredicesima c’è una regola generale: l’importo corrisponde a un dodicesimo dello stipendio annuo lordo, ma bisogna tenere in considerazione i mesi effettivi di lavoro.
Per effettuare il calcolo occorrerà dunque utilizzare la seguente formula: retribuzione media lorda mensile, moltiplicata per le mensilità di impiego durante l’anno solare. Il risultato dovrà essere suddiviso per dodici mensilità.
Su questa regola generale incidono però vari fattori che possono far diminuire la cifra percepita. Nel dettaglio, per calcolare se l’importo ricevuto è corretto oppure no, si deve tener conto dei seguenti fattori:
- Retribuzione lorda mensile;
- Retribuzione lorda annuale;
- Mensilità lavorate nell’anno;
- Indennità di contingenza;
- Scatti di anzianità;
- EDR (Elemento Distinto della Retribuzione);
- Trattamento di vacanza Contrattuale;
- Terzi elementi;
- Indennità mansione svolta.
Occorre ricordare poi che la tredicesima mensilità matura anche durante le ferie, il congedo matrimoniale o di maternità. Lo stesso vale per le assenze per malattia, per infortunio sul lavoro o per i periodi di cassa integrazione.
La tredicesima non matura invece nei periodi di aspettativa.