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Tre, dall’Antitrust 100mila euro di multa per l’internet key

La società dovrà pagare per una serie di pubblicità ingannevoli sulle prestazioni dei modem wireless Usb – Gli spot davano numeri precisi e parlavano di connessioni “superveloci”, veri e propri “missili” – Purtroppo però non spiegavano ai consumatori che nessun operatore può garantire in ogni momento e a tutti gli utenti performance di quel livello.

Tre, dall’Antitrust 100mila euro di multa per l’internet key

C’è ancora la telefonia nel mirino dell’Antitrust. Stavolta l’operatore colpito è H3G, meglio noto come Tre, che dovrà pagare una multa da 100mila euro. La società è stata sanzionata per aver diffuso messaggi pubblicitari ingannevoli sulle prestazioni delle internet key, i famosi modem portatili per la connessione wireless. In particolare, sul sito web dell’azienda venivano presentati tre prodotti con velocità differenti e ben determinate (3.6, 7.2 e 21.6 Mbps).

Sennonché, in una sezione a scomparsa pubblicata nella parte inferiore della pagina, erano nascoste delle note un po’ sospette. In una di queste si precisava che la rete “al momento disponibile potrebbe consentire la navigazione in Internet solo a velocità inferiori”. Non basta. In alcuni spot televisivi, un’entusiasta voce fuori campo presentava la connessione garantita dalle internet key come “superveloce”, un vero e proprio “missile”.

Purtroppo però le cose non sono così semplici. Ad oggi, nessun operatore è in grado di determinare precisamente l’effettiva velocità di navigazione offerta ai singoli clienti. Sono troppe le variabili che in ogni istante possono causare un rallentamento della connessione: il tipo di tecnologia radio utilizzata, il traffico sulla rete, la qualità del terminale a disposizione dell’utente e molte altre ancora. Per queste ragioni l’Antitrust ritiene che la Tre abbiano ingannato i consumatori sulle reali prestazioni offerte dalle internet key.

L’operatore “non specificando la velocità minima e media – si legge nell’ultimo bollettino dell’Authority – ma prospettando esclusivamente performance apicali connesse all’uso dei modem wireless Usb, induce il consumatore a ritenere che la prestazione prospettata sia stabilmente e regolarmente ottenibile dal servizio promosso”. Insomma, allo stato attuale della tecnologia, non bisogna credere a chi fa promesse troppo precise sulla velocità delle connessioni web.

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