INTER, LA MISSIONE E’ SUPERARE L’OSTACOLO CATANIA.
NERAZZURRI DECIMATI: OUT ANCHE SNEIJDER, JULIO CESAR E FORLAN!
MA RANIERI E’ OTTIMISTA: “ANDIAMO PER VINCERE”.
Sosta salutare o nefasta? In casa Inter non sanno più cosa pensare. Due settimane fa, dopo la bruciante (per tanti motivi) sconfitta contro il Napoli, i nerazzurri salutavano con piacere l’arrivo delle nazionali, che nei piani di Ranieri avrebbe permesso ad alcuni dei suoi di tirare un po’il fiato, ad altri di recuperare dagli infortuni, ad altri ancora di distrarsi un po’respirando un’aria diversa. Ma sor Claudio non aveva fatto i conti con la sfortuna, che in questo momento sembra aver deciso di accanirsi sulla squadra nerazzurra. Le nazionali infatti, hanno portato via a Ranieri sia Julio Cesar che Forlan, con quest’ultimo che dovrà stare fuori addirittura 40 giorni. Wesley Sneijder inoltre, indubbiamente l’uomo più atteso, non ha fatto in tempo a recuperare, e questo pomeriggio non scenderà in campo al Massimino. La trasferta di Catania spaventa, per la salute dei siciliani e per i precedenti, visto che due anni fa (con Mourinho in panchina) i nerazzurri rimediarono una sonora sconfitta per 3 a 1, mentre l’anno scorso riuscirono a strappare una vittoria dopo una gara di enorme sofferenza. Ranieri però non cerca scuse: il tecnico interista sa bene che, infortuni o no, i campioni del mondo devono vincere, per accorciare la classifica e ritrovare morale. “Catania è un campo difficile e ostico – ha detto ieri in conferenza stampa – ma noi vogliamo vincere. Pensiamo solo a fare punti, a non staccarci dal gruppo di testa. Conta solo questo”.
MILAN, CONTRO IL PALERMO CON L’INCOGNITA ROBINHO.
LA CARICA DI ALLEGRI: “SERVONO CORAGGIO, MENTALITA’ E CONCENTRAZIONE”.
MA MANGIA AVVERTE: “METTEREMO IN DIFFICOLTA’ I ROSSONERI”.
Chi sicuramente avrà trovato aspetti positivi in questo stop di 15 giorni, è il Milan di Massimiliano Allegri. Lo scorso 2 ottobre, i rossoneri uscirono con le ossa rotta dallo Juventus Stadium di Torino, battuti nel risultato, nel gioco e soprattutto nelle motivazioni. Era apparso stanco e svuotato il Milan, bisognoso di staccare la spina e recuperare qualche pezzo pregiato. In questo senso, rispetto all’Inter, la sosta sembra aver fatto bene: Ibrahimovic ha giocato una sola gara (l’altra l’ha saltata per squalifica) Cassano due, ma la doppietta contro l’Irlanda del Nord ha più potere di una settimana di ferie. Semmai i due assi milanisti hanno creato scompiglio con le loro dichiarazioni: “Sono stanco, non ho più gli stimoli di una volta” ha detto Ibra, “Smetto fra 3 anni” ha aggiunto poche ore dopo il Pibe di Bari. In via Turati hanno minimizzato, certo però che la visita di Raiola (procuratore dello svedese) in sede non è passata inosservata. Tornando al campo, Allegri potrà contare sul ritorno di Robinho, che ha finalmente recuperato dall’infortunio. Il brasiliano però non gioca una gara ufficiale dallo scorso 6 agosto (Supercoppa italiana vinta contro l’Inter), ecco perché Allegri potrebbe decidere di farlo partire dalla panchina, preferendogli, almeno dall’inizio, Alberto Aquilani, fin qui oggetto misterioso. Il tecnico rossonero è apparso sereno e carico, anche se consapevole di non potersi più permettere errori: “Bisogna sempre avere coraggio, dovremo stare attenti e concentrati, lasciando poca profondità all’avversario e pronti a dare qualcosa in più per tornare a vincere. Nel calcio attuale non si gioca col tacco-punta ma con tecnica, aggressività, coraggio e corsa”.
Più o meno quello che Devis Mangia ha chiesto al suo Palermo. Il tecnico rosanero sta vivendo un sogno: due mesi fa allenava ancora la primavera, mentre stasera tenterà l’impresa nella “Scala del calcio”. Fin qui Mangia ha fatto benissimo, soprattutto contro le grandi (vittoria sull’Inter, pareggio a Roma contro la Lazio) ma sa bene che Zamparini ci mette poco a cambiare idea. Nonostante questo però, Mangia non verrà a San Siro a fare barricate: “Proveremo a metterli in difficoltà anche se non possiamo guardare la classifica. L’importante sarà l’atteggiamento, con quello giusto potremmo crear loro dei problemi”.
NAPOLI, ATTENTO A NON SOTTOVALUTARE IL PARMA!
TURNOVER VIETATO, GIOCANO HAMSIK, LAVEZZI E CAVANI.
MAZZARRI CATEGORICO: “PENSEREMO AL BAYERN SOLO DA DOMANI”.
L’emigma sosta però, riguarda soprattutto il Napoli. Gli azzurri avevano vissuto lo stop quasi come un’ingiustizia, visto il momento di grazia che stavano attraversando. Non capita spesso di battere Villareal e Inter in 3 giorni, ecco perché il Napoli avrebbe fatto volentieri a meno di questa sosta. Il capoluogo partenopeo ha fame di calcio e di vittorie, come testimoniano i continui sold out del San Paolo. Questa sera contro il Parma ci saranno almeno 40.000 persone, ma l’attenzione della città è già proiettata su martedì, quando a Fuorigrotta arriverà il Bayern Monaco (battuto addirittura lo storico record d’incasso della finale UEFA contro lo Stoccarda del 1990).
Paradossalmente, tutta questa febbre da Champions è il rischio più grosso per il Napoli. Prima del Bayern infatti c’è da pensare al Parma, che non verrà certo al San Paolo per fare la vittima sacrificale. I ducali vengono da una vittoria (3 – 1 contro il Genoa) che ha rasserenato la loro classifica, inoltre possono godere di un Giovinco in stato di grazia. Insomma, il Parma non va preso sotto gamba, come sottolineato in conferenza stampa da Walter Mazzarri: “Il vero salto di qualità è quello di far capire ai giocatori che la Champions non deve distrarci. Abbiamo visto come Chievo e Fiorentina ci hanno affrontato, l’ho detto ai ragazzi: dobbiamo pensare solo al Parma ora, ma l’ottimo allenamento fatto ieri mi fa ben sperare”. Per convincere ulteriormente i suoi, Mazzarri schiererà la formazione titolare. Niente turnover dunque, al San Paolo vedremo il tridente delle meraviglie Lavezzi – Hamsik – Cavani. “La testa è solo al Parma, non ci sarà nessun turnover” ha dichiarato l’allenatore del Napoli, aggiungendo poi “che i cambi verranno fatti solo dopo la partita contro il Bayern”.