I trasporti pubblici in tutta Europa continuano a emettere gas di scarico mortali. Ci sono città dove i livelli sono bassi e città dove continuano a salire senza nessun controllo. Le aziende di trasporto locali dopo anni di stop improvvisi per lo smog dovrebbero farsi carico di sapere se i mezzi che trasportano milioni di persone inquinano e quanto. Una volta per tutte e ovunque. Ci vuole una norma europea per fare tutti allo stesso modo ? Sembra proprio di si. E finché non lo decide l’Ue, tuos bien .
Alla riunione plenaria del Parlamento europeo che si apre oggi a Strasburgo viene portata una proposta già votata in due Commissioni. Il testo da esaminare prevede l’avvio di un negoziato tra i paesi per condividere un metodo unico per il calcolo delle emissioni dei gas serra su tutti i mezzi pubblici. Ma attenzione: il provvedimento non è prescrittivo e se tutto andrà liscio, potrà essere applicato entro due anni. Le aziende di trasporto – si spera solo inizialmente- non saranno obbligate a calcolare le emissioni, ma se lo faranno dovranno usare il metodo comunitario unico applicato all’intero ciclo di vita del mezzo. Due anni di esonero sono una concessione poco comprensibile, se il tema così grave.
L’Italia si adegui
La questione era stata sollevata anche in un’ indagine di Eurispes mesi fa per avere “un sistema di rilevamento e monitoraggio nazionale della mobilità con criteri uniformi sul territorio nazionale ed open data”. L’Italia in Europa è tra i paesi che ha più bisogno di norme di questo tipo per la storica contrapposizione nella mobilità tra mezzi privati e mezzi pubblici.
Le aree metropolitane sono bombe asfissianti e a livello mondiale consumano oltre il 65% dell’energia mondiale. Tutta insieme la mobilità urbana produce nel mondo, ormai, il 70% delle emissioni di anidride carbonica. I riflessi sulla salute sono devastanti come dimostrano decine di ricerche e anche in questo caso il Green Deal ha stabilito target di riduzione dei gas da motori a scoppio entro il 2030
L’adozione di un metodo unico per controllare gli scarichi sarebbe una risposta valida ma per essere credibile deve essere rapida. L’Europa non indugi.
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Sono incluse nel calcolo anche le emissioni dei taxi? si potrebbe partire da li, facilitando i taxi in stazione invece di lasciarli girare ore e ore per le nostre città